ORNELLA MALLO

“Sarà come non fossimo mai stati”  Racconti Ed. FusibiliaLibri

Gabriella   Maggio

Basta un verso, un luogo, un fatto di cronaca, un ricordo a sollecitare l’immaginazione  di Ornella Mallo .  Credo che questo sia l’etimo dei racconti che compongono la silloge  Sarà come non fossimo mai stati  ed. FusibiliaLibri.  Il titolo rimanda ad una bella, malinconica poesia di Pablo Neruda, in cui il poeta cileno  afferma,  nel contesto dell’umana fragilità, l’oblio inevitabile che ricoprirà  la sua vita insieme  all’amata:

Un giorno moriremo entrambi,
l’uno lontano dall’altra,
e nessuno si ricorderà più di noi.
Nessuno.
Nessuno si ricorderà
del nostro tempo insieme,
così breve, così eternamente breve,
da sembrare una vita.

Del poeta Ornella Mallo condivide il tono malinconico e nello stesso tempo la speranza che la scrittura possa contrastare in qualche modo l’oblio. E  anche lei affida tutta se stessa  alla scrittura per proteggere e far durare nel tempo  i suoi ricordi, i suoi sentimenti di donna, di madre, di figlia, consapevole dello scorrere degli anni e delle generazioni  e dei cambiamenti che trasformano  il corpo e l’anima. La silloge  ha il tono di  un’autobiografia plurale, in quanto   Ornella Mallo  racconta di sé  e  dei suoi personaggi, prevalentemente femminili,  con la stessa emozione e cura introspettiva, si potrebbe dire una sorellanza, alternando  prima e terza persona, inserendo le storie nel contesto  arido e desolante  dell’attualità, soprattutto quando si riferisce alla malattia e alla recente epidemia di Covid. Il punto di vista femminile racchiude  la cifra di lettura del libro, e come osserva Gaetano Savatteri: «Essere donna non è solo una condizione esistenziale, ma un modo forte e caratterizzante di intendere le relazioni umane ». E da questo punto di vista risulta chiaro il messaggio al lettore . Gli affetti familiari e l’amore  ricambiato, la fede religiosa sono  un’ oasi in cui viene soddisfatta, come accade all’autrice,   la propria sete d’ affetto e considerazione. Ma  quando tutto questo manca come nei personaggi della silloge  Ornella Mallo suggerisce che  è necessario “ricomporre” se stesse,  dare un taglio netto ai legami che generano soltanto sofferenza. La scrittrice  s’immerge nella realtà  con sguardo attento, ne restituisce l’integrità  attraverso dettagli  semantizzati, che fanno luce su quelle parti delle storie che non vengono raccontate. Tra i racconti, suddivisi in tre sezioni,  sono evidenti dei legami tematici  profondi  : la famiglia e  la vita di coppia, ma anche l’aspirazione ad elevarsi vero l’alto, verso l’azzurro. Questi  fili sono più evidenti tra “ Storie di vita “e “Diario”, ma a una lettura attenta  appaiono forti anche  nell’ultima sezione del libro,  “Favole”. I racconti, generalmente brevi, a volte veri e propri flash, hanno una conclusione spesso  inaspettata. Come per esempio in “ Ci prendono per navi e siamo isole” : “Contratta, apre la porta. Il marito è a tavola. Accanto a lui , una donna dall’aria dimessa accarezza un vistoso pancione”. Coerente con questo impianto narrativo  il linguaggio chiaro ed essenziale, incline  talvolta ad  un ritmo di poesia. La narrazione di Ornella Mallo si presenta al lettore come un mare che accoglie l’acqua di tanti fiumi e la restituisce sotto forma di nuvola, pioggia, neve che poi tornano ad alimentare  il mare.

 

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