ELISABETTA REGINA D’INGHILTERRA

Gabriella Maggio

Elisabetta, regina d’Inghilterra  di Gioacchino Rossini  ritorna al  Teatro Massimo di Palermo dopo 53anni in  chiusura  della stagione del 2024. Era andata in scena nel 1971 con  Leyla Gencer nel ruolo della protagonista e con la direzione  di  Gianandrea Gavazzeni. L’opera ha un ruolo importante nella produzione di Gioachino Rossini. Scritta in occasione della restaurazione borbonica a Napoli nel 1815 , fu rappresentata al Teatro San Carlo il 4 ottobre dello stesso anno . Rossini con quest’opera  volle lanciare una  sfida  ai suoi detrattori,  gli ammiratori di Paisiello e Zingarelli ,  componendo una musica vigorosa e vivace tale da sorprendere il pubblico per l’arditezza delle modulazioni  e lo sfarzo degli eleganti gorgheggi. La compagnia di canto della prima napoletana  era eccellente , ne facevano parte cantanti già famosi in Italia e in Europa, come il soprano spagnolo Isabella Colbran (Elisabetta), il tenore, anche lui spagnolo, Manuel Garcia (Norfolk), ed il tenore italiano Andrea Nozzari (Leicester). L’iniziale gelida freddezza del pubblico  cominciò a sciogliersi già dopo l’ouverture, e prese a mutarsi in entusiasmo. Il  librettista dell’Elisabetta ,Giovanni Federico Schmidt, poeta dei teatri reali di Napoli,  così racconta   nell’ “Avvenimento” pubblicato insieme al libretto in occasione della prima: “Il soggetto, mai pubblicato, di questo dramma, scritto in prosa dal signor avvocato Carlo Federici è tratto da un romanzo inglese (si tratta, secondo Stendhal, del Kenilwoorth di Walter Scott), è stato presentato lo scorso anno al Teatro del Fondo (in Napoli). Il fortunato successo che ad esso arrise fece sì che, dietro richiesta della direzione, io ebbi ad adattarlo perché fosse musicato.” Stendhal avrebbe poi scritto: “Un altro uomo è giunto, dopo la morte di Napoleone, che fa parlare ogni giorno di sé: da Mosca a Napoli, da Londra a Vienna, da Parigi fino a Calcutta”.  Elisabetta, regina d’Inghilterra , ritenuta spesso celebrativa della Restaurazione post-napoleonica, raccoglie ampio successo ancora oggi grazie a un’attualizzazione che rievoca altre regine britanniche di grande fama come la regina Vittoria ed Elisabetta seconda. Nell’allestimento  del Rossini  Opera Festival   e del Teatro Massimo di Palermo la regia di Davide Livermore ,la  scenografia  di Giò Forma  e i costumi di  Gianluca Falaschi, le luci di Nicolas Bovey  accomunano citazioni  dell’Impero Britannico, vittoriane e del   Novecento elisabettiano, evitando l’ambientazione cinquecentesca originaria. Bravo  tutto il cast, Nino Machaidze,Enea Scala,Ruzil Gatin, Salome Jicia, Martina Myskohlid, Francesco Lucii. La direzione  di Antonino Fogliani  risulta energica e volta a mettere in risalto  i momenti drammatici. Bravo sempre il Coro preparato dal M.° Salvatore Punturo. Il pubblico palermitano ha mostrato di apprezzare molto questa realizzazione di Elisabetta, regina d’Inghilterra. L’appuntamento è per la prossima stagione.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il nostro sito web utilizza i cookie per assicurarti la migliore esperienza di navigazione. Per maggiori informazioni sui cookie e su come controllarne l abilitazione sul browser accedi alla nostra Cookie Policy.

Cookie Policy