TARGA FLORIO CLASSIC 2024: UN VIAGGIO NEL TEMPO TRA AUTO STORICHE E PAESAGGI SICILIANI

Francesco Pintaldi

Vincenzo Florio Jr

Dal 10 al 13 ottobre, la Sicilia si prepara a ospitare la Targa Florio Classic 2024, una gara di regolarità che celebra la passione per le auto storiche. Questo straordinario evento riporta i partecipanti sui tracciati della storica competizione automobilistica, immersi nel suggestivo scenario delle Madonie, una gemma naturale e culturale dell’isola. Con prove a cronometro e test di media, la Targa Florio Classic è parte del Campionato Grandi Eventi Italiani e attrae concorrenti internazionali che sfidano il tempo a bordo di vetture d’epoca costruite nel corso del secolo scorso. Inoltre, il Ferrari Tribute permetterà ai possessori di Ferrari moderne di percorrere gli iconici tracciati della Targa, offrendo un’occasione unica per i fan del marchio di vivere la leggenda di questa storica gara di endurance. Fin dalla sua prima edizione nel 1906, la Targa Florio ha rappresentato un palcoscenico di grandi campioni, tra cui nomi illustri come Jean Manuel Fangio, Arturo Merzario e Nino Vaccarella, che hanno contribuito a scrivere pagine indimenticabili nella storia degli sport motoristici. Oggi, la Targa Florio continua a brillare nel firmamento delle competizioni automobilistiche, attirando collezionisti e appassionati di auto d’epoca da tutto il mondo. Il Ferrari Tribute offre l’opportunità di unirsi a questa tradizione prestigiosa, fondendo velocità e bellezza paesaggistica in un’esperienza davvero esclusiva.

La Sicilia, con i suoi paesaggi mozzafiato, non è solo uno sfondo ma un vero e proprio protagonista che arricchisce ogni attimo di questa manifestazione, trasformando la Targa Florio in un viaggio affascinante tra storia e natura. Tradizionalmente disputata in primavera, la Targa Florio ha visto diverse evoluzioni nel corso degli anni. A partire dal 2010, la Targa Florio Classic si tiene in ottobre, mantenendo viva la tradizione della gara anche in un periodo diverso dell’anno. Ma la Targa Florio è molto più di una semplice competizione automobilistica: è una leggenda che si snoda tra le tortuose strade montuose della Sicilia. Fondata da Vincenzo Florio nel 1906, questa corsa è stata sin da subito sinonimo di sfida e adrenalina. I piloti, affrontando strade strette e dislivelli vertiginosi, hanno reso la Targa una delle competizioni più iconiche e temute del motorsport. Seppur caratterizzata da un passato di pericoli e incidenti, la Targa Florio ha saputo rinascere grazie a eventi storici e rievocativi, mantenendo intatto il suo spirito. Oggi, è considerata un simbolo della Sicilia e del motorsport d’epoca, con la “Targa Florio Classica” che continua a onorare le tradizioni di un evento che ha segnato la storia dell’automobilismo.

Vincenzo Florio: Il Pioniere dell’Automobilismo Siciliano

Vincenzo Florio (1883-1959) è una figura iconica che ha scritto pagine indimenticabili nella storia dell’automobilismo e dell’imprenditoria siciliana. Proveniente da una delle famiglie più influenti e benestanti dell’isola, i Florio, Vincenzo ha lasciato un segno indelebile nel panorama delle corse automobilistiche con la fondazione della Targa Florio. Nato a Palermo il 18 marzo 1883, Vincenzo cresce in una dinastia di industriali famosi per le loro attività nei settori del vino, della tonnara, della navigazione e dell’industria tessile. Suo padre, Ignazio Florio, e suo nonno, Vincenzo Florio senior, avevano costruito un impero economico che li rese tra i nomi più influenti del sud Italia. Questo background privilegiato influenzò profondamente il giovane Vincenzo, portandolo a vivere in un contesto di straordinarie opportunità e innovazione. Fin da giovane, il suo interesse per il progresso tecnologico, in particolare per le automobili, brillò come una luce in un’epoca di novità. Dopo aver studiato a Parigi, tornò in Sicilia, dove la sua passione per i motori si trasformò in una vera e propria missione. Così iniziò un percorso che lo avrebbe portato a diventare un pioniere dell’automobilismo, contribuendo a scrivere una storia importante nel mondo delle corse e della mobilità. La Targa Florio, istituita nel 1906 grazie alla determinazione e alla visione di Vincenzo, si snoda lungo le strade panoramiche delle Madonie, in Sicilia. Con un obiettivo chiaro, Florio voleva dimostrare che le automobili non erano solo giocattoli per i ricchi, ma mezzi robusti e potenti capaci di affrontare percorsi estremamente impegnativi. Innovativa fin dalle sue origini, la Targa si distinse dalle altre competizioni automobilistiche, organizzandosi su strade pubbliche anziché su circuiti chiusi. Questa scelta rifletteva non solo una visione sportiva, ma anche un ambizioso intento imprenditoriale: attrarre l’attenzione internazionale sulla Sicilia, promuovendo la regione e le sue infrastrutture attraverso un evento unico nel suo genere. Con il passare degli anni, la Targa Florio divenne famosa non solo per il suo prestigio, ma anche per la sfida che presentava ai piloti e alle automobili. La difficoltà del percorso consolidò la reputazione della gara come una delle competizioni automobilistiche più affascinanti e rispettate al mondo, segnando così un capitolo fondamentale nella storia dell’automobilismo. Ma il contributo di Vincenzo Florio non si fermò solo alle corse. Divenne un promotore attivo del turismo e della cultura siciliana, organizzando eventi mondani che attiravano l’élite internazionale e contribuendo a rendere Palermo una meta di prestigio. Il suo impegno non solo valorizzava la bellezza e la storia dell’isola, ma portava anche benefici concreti all’economia locale. Pur non gestendo direttamente le numerose aziende di famiglia, come i suoi predecessori, si dedicò a promuovere il marchio Florio nel mondo, in particolare nel settore vinicolo. Il famoso Marsala divenne un simbolo di qualità e tradizione della sua terra. Tuttavia, la sua eredità non è priva di ombre. Negli anni successivi alla morte di suo padre, l’impero economico della famiglia Florio iniziò a declinare a causa di crisi economiche e scelte discutibili. Eppure, la figura di Vincenzo Florio rimane viva nella memoria collettiva, celebrata per il suo inestimabile contributo all’automobilismo e alla cultura siciliana. Oggi, Florio è riconosciuto come un pioniere del settore, e la Targa Florio continua a essere commemorata con rievocazioni storiche che ne mantengono viva la memoria.

L’Evoluzione delle Automobili alla Targa Florio: Un Viaggio nel Tempo

Nel corso dei decenni, la Targa Florio ha vissuto un’evoluzione straordinaria che ha segnato il destino dell’automobilismo. Dalle primordiali vetture da corsa che hanno calcato le strade delle Madonie all’incredibile varietà di modelli sportivi moderni, ogni edizione della gara ha raccontato una storia di innovazione e passione. Alle origini della competizione  le prime vetture da corsa, generalmente di tipo Turismo e Sport che vi presero parte, non erano ancora quelle super specializzate che conosciamo oggi. Si dimostrarono adattate per affrontare le insidiose strade siciliane. Marchi storici come Fiat, Itala, Lancia, Peugeot e Mercedes, erano protagonisti di quegli anni pionieristici, dando vita a un’atmosfera carica di avventura e sfida. Con il passare del tempo, la competizione ha iniziato a specializzarsi. Negli anni ’20, le vetture Sport fecero la loro comparsa, progettate specificamente per le corse. Caratterizzate da motori potenti e telai leggeri, queste auto ottimizzavano anche l’aerodinamica. Icone come l’Alfa Romeo, la Bugatti Type o la Maserati si affermarono come autentiche leggendarie, pronte a conquistare i percorsi impegnativi della Targa. Negli anni ’50 e ’60, l’atmosfera si fece ancora più elettrizzante con l’ingresso delle Gran Turismo (GT). Queste vetture sportive sapevano combinare eleganza e prestazioni elevate, pur essendo adatte alla circolazione stradale. Auto leggendarie come la Ferrari, la Porsche  o l’Alfa Romeo Giulia non solo dominavano la scena, ma portavano con sé un’aura di classe e competitività che ha reso la gara ancora più affascinante. Con l’avvento degli anni ’60, la Targa Florio divenne il palcoscenico per i prototipi sportivi. Questi veicoli, progettati esclusivamente per le competizioni, erano veri e propri “laboratori su ruote”, focalizzati su potenza, leggerezza e aerodinamica. Queste vetture, dotate di prestazioni incredibili, si rivelarono però molto difficili da controllare, soprattutto sulle strette strade montane siciliane. Negli ultimi anni della competizione, a partire dagli anni ’70, la Targa Florio accolse anche le auto da rally. Queste vetture, progettate per affrontare sia percorsi su asfalto che strade sconnesse, dimostrarono una resistenza superiore rispetto alle auto da corsa tradizionali. Sebbene la Targa Florio rimanesse principalmente una gara su asfalto, l’ingresso delle vetture da rally testimoniò l’adattamento alle sfide di un tracciato impegnativo.


 

Nino Vaccarella: Il Preside Volante della Targa Florio

Nino Vaccarella (1933-2021) è una figura iconica nella storia della Targa Florio, noto affettuosamente come “Il Preside Volante” per il suo doppio ruolo di pilota e insegnante. Nato a Palermo, Vaccarella ha saputo diventare una leggenda delle corse automobilistiche, conquistando il cuore dei tifosi e il rispetto degli avversari grazie alle sue straordinarie imprese sulle tortuose strade delle Madonie. La carriera di Nino Vaccarella ha avuto inizio in un modo inaspettato. Sebbene fosse un insegnante di diritto e preside di una scuola gestita dalla sua famiglia, la vera passione di Vaccarella era l’automobilismo. Negli anni ’50, iniziò a gareggiare in eventi locali e competizioni minori, dove la sua determinazione e il suo talento cominciarono a farsi notare. Il grande successo arrivò alla Targa Florio, dove raggiunse la fama vincendo ben tre volte. La prima vittoria, nel 1965, con una Ferrari insieme a Lorenzo Bandini, è stata particolarmente significativa. Quel giorno, Vaccarella regalò alla Sicilia e ai suoi tifosi un trionfo indimenticabile, diventando un eroe locale. Il suo percorso di successi proseguì nel 1971, quando trionfò con un’Alfa Romeo in coppia con Toine Hezemans, e nel 1975 con un’Alfa Romeo insieme a Arturo Merzario. Le sue eccezionali abilità di guida e la conoscenza del tracciato, tra i più pericolosi al mondo, gli permisero di battere avversari di calibro internazionale, consolidando la sua reputazione. Ma il talento di Vaccarella si manifestò anche in numerose competizioni internazionali, tra cui la 24 Ore di Le Mans. Profondamente legato alla sua terra natale, Vaccarella era sostenuto da un caloroso affetto da parte dei tifosi ogni volta che partecipava alla storica gara siciliana. Per loro, era un simbolo di orgoglio, e anche dopo il ritiro, rimase un ambasciatore della Targa Florio e del motorsport siciliano. Oggi, Nino Vaccarella è ricordato come uno dei più grandi piloti italiani degli anni ’60 e ’70, con il suo nome indissolubilmente legato alla Targa Florio

La Targa Florio: Un’Era che si chiude nel 1977

L’ultima edizione della Targa Florio, riconosciuta ufficialmente come competizione valida per il Campionato Mondiale Marche, si è svolta nel 1977, segnando la fine di un’era leggendaria. La gara, che si snodava su strade pubbliche non chiuse al traffico, divenne sempre più pericolosa a causa della sua complessità e degli incidenti gravi che si erano verificati nel corso degli anni. Quella fatidica edizione fu contrassegnata da un tragico incidente in cui un’auto, l’Alfa Romeo 33 SC12, uscì di strada e colpì un gruppo di spettatori, causando la morte di due persone e ferendo diversi altri. Questo drammatico evento suscitò forti preoccupazioni per la sicurezza, non solo per i piloti, ma anche per il pubblico, spingendo le autorità a riconsiderare il futuro della competizione.

Dal sito della Ferrari

Il Ferrari Tribute to Targa Florio è un’imperdibile opportunità per vivere al meglio la passione per il Cavallino Rampante. La gara di endurance su strada che  si tenne per la prima volta nel 1906, oggi è ancora commemorata in Sicilia con un rally di regolarità, che attrae proprietari di auto d’epoca da tutto il mondo. Il Ferrari Tribute ti offre l’opportunità di partecipare a questa famosa sfida con la tua moderna Ferrari e di vivere la bellezza paesaggistica della Sicilia, un’isola che continua ad affascinare i suoi visitatori. Il Grand Hotel Et Des Palmes a 5 stelle di Palermo farà da protagonista per l’ospitalità dei partecipanti

Dalla brochure della Ferrari

“HOTEL Grand Hotel Et Des Palmes 5* Perdetevi tra l’elegante fascino Art Nouveau e le sontuose sale del Grand Hotel Et Des Palmes, icona storica dell’ospitalità palermitana, che rinnova la sua immagine ed entra in una nuova era di glamour, innovazione e tradizione. Qui è dove il passato dialoga con il presente, in una moltitudine di opere pregiate, tessuti raffinati, arredi antichi e moderni, armoniosamente integrati nell’ampio restauro. Il tempo si ferma nella sua tranquilla bellezza e ogni camera presenta mobili tradizionali e tessuti pregiati. Gusterete specialità siciliane per la colazione come i dolci alle mandorle e la granita di ghiaccio tritato in questo leggendario hotel che occupa un posto speciale nella vita siciliana da oltre un secolo”

Programma di massima dell’evento

MERCOLEDÌ 9 OTTOBRE

Apertura area parcheggio

Registrazione anticipata, verifiche tecniche (facoltative) e distribuzione road book

GIOVEDÌ 10 OTTOBRE

Registrazione, verifiche tecniche e distribuzione road book

Il briefing per i piloti verrà riprodotto in loop sugli schermi in area HQ

Cerimonia di benvenuto

Cena

VENERDÌ E SABATO 11-12 OTTOBRE

Partenza della 1a vettura

Pranzo durante il percorso

Cena

DOMENICA 13 OTTOBRE

Tour panoramico su strada con aperitivo

Tempo libero

Cerimonia di premiazione

Per qualsiasi richiesta, fare riferimento alla Segreteria Organizzativa (info@targaflorio-ferrari.com).

 

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