“NOZZE DI SANGUE” AL TEATRO BIONDO
Gabriella Maggio
È stato in scena fino al 21 gennaio 2024 al Teatro Biondo di Palermo Nozze di sangue di Federico Garcìa Lorca, nell’intensa interpretazione di Lina Sastri che ricopre i due ruoli principali della madre e della sposa. Due figure femminili “assolute”, “epiche” che s’impongono con il loro pathos coinvolgendo lo spettatore in un dramma senza tempo e per questo ancora appassionante. Ora nel dolore composto, ma indimenticato nella sua ancestrale radice, della madre . Ora nell’ardente passione della sposa, che, incurante di ogni ostacolo, reclama apertamente il suo primo amore. È il cuore di tenebra che non si può soffocare, che si mostra senza veli. Nozze di sangue ha origine da un fatto di cronaca andaluso, ma Lorca ne fa una tragedia classica rappresentando l’eros come l’altra faccia di tanatos, al cui centro è la donna, che aspira ad essere libera in una società che accetta ancora il patriarcato. Su tutto aleggia il destino ineludibile: fata volentes ducunt, nolentes trahunt , diceva già Virgilio. La trama è semplice. Due giovani stanno celebrando il loro matrimonio quando Leonardo, già fidanzato della ragazza, si presenta rinnovando la sua offerta d’amore subito raccolta dalla sposa che fugge con lui. Lo sposo li insegue. Nel duello i due giovani si uccidono a vicenda. Resta il compianto delle donne ,della madre dello sposo, già provata da altri lutti, della sposa, della moglie di Leonardo. Il regista Lluis Pasqual ambienta il dramma in un contesto tipico dell’Andalusia, quello del flamenco, con le sedie disposte in cerchio e tutti gli attori sempre presenti . Lina Sastri recita, canta, danza, dando forma all’eros della sposa ed al lutto della madre ,al ritmo straziante del cante jondo, espressione di un dolore che va al di là dei fatti personali, connaturato all’anima del popolo andaluso. Pienamente riuscita la celebrazione dei forti sentimenti e della drammatica tensione verso la libertà. Accanto alla brava prima attrice una compagnia affiatata e di pari livello. Efficaci le scene e le luci rispettivamente di Marta Crisolini Malatesta e Pascal Merat. Emozionato e plaudente il pubblico.