NATALE A PALERMO IN CATTEDRALE
Gabriella Maggio
Primo concerto di Natale A Palermo XV edizione, in Cattedrale il 26 dicembre, dedicata all’ing. Attilio Carioti, prezioso componente del Comitato organizzatore, da poco prematuramente scomparso. La grande affluenza di pubblico, che già in largo anticipo sull’orario d’inizio, ha affollato la Cattedrale, indica quanto la manifestazione sia apprezzata dai Palermitani, che la considerano sempre più strettamente legata alle festività natalizie. Magistrale la direzione orchestrale del M.° Gaetano Colajanni, direttore artistico di Natale a Palermo. Grande la prova dell’ Orchestra Sinfonica Rotary Club Palermo Est, di recente formazione, ma già prestigiosa, formata da docenti del Conservatorio di Musica di Palermo, musicisti del Teatro Massimo di Palermo e dell’Orchestra Sinfonica e da giovani laureati o laureandi dei Conservatori siciliani. Straordinaria l’esecuzione dei due giovanissimi “virtuosi” del violino , i solisti Gianni Burriesci e Manuel Burriesci. Entusiasmante il repertorio, che ha proposto alcuni tra i più apprezzati brani orchestrali ottocenteschi. In apertura un omaggio a Vincenzo Bellini con l’esecuzione della Sinfonia della Norma, densa di valori drammatici per l’introduzione marziale alternata ad un sentimento inquieto e teso che approda a tratti a una placida serenità, pervasa da sincera fascinazione mistica. La Zingaresca op.20 di Pablo de Sarasate, ha portato agli ascoltatori la suggestione della musica zigana che alterna le melodie veloci a quelle malinconiche e lente. Il violino solista del giovanissimo Gianni Burriesci ha interpretato con eleganza la partitura caratterizzata da figure tecnicamente impegnative e pizzicati con la mano sinistra, dando vita ad un autentico pezzo di bravura. Travolgente l’entusiasmo del pubblico. Dopo la pacata drammaticità dell’ Intermezzo dell’Amico Fritz di Pietro Mascagni, eseguito dall’orchestra, l’Introduction et Rondo Capriccioso op.28 di Camille Saint-Saëns ed il violino solista del giovane “ virtuoso” Manuel Burriesci hanno acceso i sentimenti e la fantasia del pubblico con le allusioni spagnoleggianti della melodia patetica, che alterna cadenza brillante e ritmo lento dell’habanera, omaggio al dedicatario della composizione e primo esecutore Pablo de Sarasate. Il violino solista, Manuel Burriesci, ha eseguito con stile la partitura che richiede sentimento e spiccate doti tecniche. Il bis richiesto a gran voce dal pubblico ha spezzato l’ordine del programma di sala . I giovani violinisti Burriesci hanno eseguito con agile maestria tecnica le variazioni continue della Passacaglia di Halvorsen, mostrando con elegante competenza il loro naturale talento.
Ha concluso il primo concerto L’incompiuta , Sinfonia n. 8 di Franz Schubert. Chiamata così perché priva degli ultimi due movimenti rispetto ai quattro complessivi che tradizionalmente costituivano la sinfonia. La partitura esprime gli angosciosi tormenti dell’ animo tra immagini di morte e momenti sognanti , tra un tono dolce quasi pastorale, venato di malinconia, e toni cupi e tortuosi che esprimono l’inquietudine esistenziale del nascente Romanticismo. Gli applausi prolungati del pubblico hanno sancito il grande successo del primo concerto. Appuntamento il 27 a S. Francesco di Paola.