ADOLESCENZA FRAGILE ED ANSIOSA
Pino Morcesi
L’OMS ha reso noto che dopo la pandemia i casi di problemi psicologici, soprattutto tra gli adolescenti, sono aumentati nel mondo di circa il 30%. Il fenomeno è preoccupante soprattutto per la giovane età dei soggetti che , fragili e insicuri, vanno alla ricerca di certezze nel web. La causa del fenomeno è stata durante la pandemia l’estensione del digitale e la conseguente “immobilizzazione emozionale”, responsabili di avere generato connotazioni pessimistiche del pensiero, problemi di autostima, immobilismo, insicurezza e difficoltà a proiettarsi e costruire il futuro. I sintomi più diffusi sono la perdita del senso della realtà, spesso sostituita con l’irreale virtuale, la rottura con il mondo sociale e l’isolamento emotivo. Il mondo del web, in particolare social e videogame, genera dipendenza. Qualche studioso non esita a paragonarlo alle droghe perché il tempo trascorso sui social in solitario, chiusi in camera, e i disturbi mentali sono direttamente proporzionali. Dal momento che non è pensabile la soppressione del web ci si dovrebbe adoperare per favorire tra gli adolescenti le pratiche utili a limitare la loro solitudine, lo stress ed il loro senso di inadeguatezza, come incontri one to one oppure di gruppo che realizzano esperienze divertenti, offrono confronto tra pari legati da amicizia. Insomma non videogiochi ma relazioni realistiche sia pure virtuali.