DARE FORMA ALL’INFORME LA CREATIVITÀ DI GERMANA MARUCELLI
Irina Tuzzolino
Germana Marucelli
Germana Marucelli nasce in provincia di Firenze, a Settignano, nel 1905 e a undici anni si avvia al mestiere di sarta. Per il suo innato talento, pur cominciando da apprendista, diventa in breve direttrice della sartoria Gastaldi di Genova. Successivamente si trasferisce a Milano dove apre il suo atelier rivelando uno stile originale, indipendente dall’imperante influenza francese.
I suoi abiti non sono decorazione o maschera del corpo, ma rivelatori della personalità di chi l’indossa. “ Ho visto fino in fondo il disperdersi della donna moderna e nel mio anelito di aiutarla a salvare , a trovare se stessa l’ho resa guerriera e sacerdotessa”. A queste sue parole seguono le sue corazze e gli scudi inseriti negli abiti sotto l’influenza delle creazioni artistiche di Getulio Alviani.
È stata definita “sarta intellettuale” per i suoi giovedì nei quali accoglieva poeti come Ungaretti, Montale, pittori come Sassu e Fontana ed altri artisti e per il premio di poesia fondato nel ’47. Credeva fermamente nell’interrelazione dei linguaggi artistici tra i quali metteva anche quello delle creazioni della moda. Quando la moda comincia ad orientarsi verso la ricerca dell’effetto e la riproduzione in serie degli abiti, Germana Marucelli abbandona le sfilate, continuando la sua attività solo per poche amiche . Presto di lei si perdono le tracce ed il ricordo. Una recente mostra a Palazzo Pitti l’ha riproposta al pubblico.