AI NAVIGANTI DI PASSAGGIO DI ELENA SAVIANO Armenio editore
Gabriella Maggio
Da poetessa Elena Saviano vive la costante tensione verso l’espressione del suo mondo intimo, del senso della vita, dell’ essere qui ed ora in quell’insieme di eventi che si chiama storia. Il titolo della raccolta”Ai naviganti di passaggio” chiama il lettore “in fabula”, nella interpretazione della vita come viaggio breve, ma anche della composizione poetica come viaggio nel sé, nel divenire della vita, dove si percepisce il senso della rapidità e del mutamento. Il libro è un memento alla fragilità della vita che suggerisce l’ungarettiano : “ Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” e segna i limiti dell’agire umano nei quali risalta l’inutilità della violenza, delle guerre e dei contrasti. È compito della poesia, secondo Elena Saviano, rivolgersi alle coscienze svilite per ristorarle alla speranza, al loro bisogno di canto angelico e promesse esaudite. La raccolta comprende quattro sezioni. La prima si apre con Sicilia, un’esplicita dichiarazione d’identità, ed ha un carattere propriamente lirico; la seconda “Sonetti “è un omaggio alla tradizione poetica italiana ed in particolare alla figura di Angelica con la ripresa dell’ottava rima; la terza è un “Poemetto” dedicato a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo ed alla storia del loro amore; la quarta è costituita da “Acrostici” che rievocano figure femminili legate alla poetessa. “Ai naviganti di passaggio” ha pertanto l’andamento di un vero e proprio laboratorio di idee, dove ricordi, luoghi, sensazioni, avvenimenti, sentimenti ed immagini si collegano con coerenza alle precedenti opere poetiche di Elena Saviano e già preludono a lavori futuri. Il linguaggio poetico è connotato da un lessico sobrio e chiaro e da una sintassi, spesso ellittica, funzionale ad uno stile sintetico che si realizza in immagini .