PER MARC AUGÉ
Gabriella Maggio
Il 24 luglio 2023 è scomparso l’antropologo Marc Augè, interessante osservatore del nostro tempo, che ha dedicato i suoi studi a realizzare una scienza generale dell’uomo contemporaneo segnato dalla globalizzazione e dall’urbanizzazione. Il suo percorso culturale ha avuto inizio osservando sul campo come le popolazioni africane del Togo e della Costa d’Avorio vivono ed elaborano nella loro cultura la malattia, la morte e la religione. Il suo nome è legato soprattutto alla teoria del non-luogo, quello spazio che tutti noi percorriamo senza stringere legami sociali, rappresentativo della nostra epoca connotata da impermanenza, transitorietà, individualismo. Rientrano nella categoria del non-luogo gli aeroporti, le stazioni, i centri commerciali e tutti quegli spazi anonimi che troviamo nelle nostre città e nei quali proviamo un senso di inappartenenza. Marc Augé ha analizzato con attenzione e curiosità , non priva di critica, le trasformazioni culturali del nostro tempo, nelle quali ha sempre notato la tendenza alla disumanizzazione. La sua ampia produzione saggistica, tradotta in diverse lingue, ha influenzato molti studiosi.