SEGUI L’ASHTAG
Irina Tuzzolino
Il simbolo # cancelletto trova la sua origine nell’antica lingua latina, come abbreviazione della lettera N maiuscola barrata, per indicare la parola “numerus” cioé numero e come tale si ritrova in molte antiche carte manoscritte. In Europa nel corso del tempo è stato trasformato sensibilmente, finendo per adottare il simbolo N°, ma negli Stati Uniti ancora oggi il cancelletto (#) viene utilizzato come number sign a significare una posizione numerica, un numero ordinale. Ad esempio #1 significa “primo”, “il numero uno” di una classifica. Il cancelletto, da semplice carattere quasi sconosciuto, si è trovato in pochi anni a trasformarsi in uno dei simboli più utilizzati al mondo, forse molto più dell’ormai familiare chiocciola @. Negli anni ’70 fu la compagnia telefonica statunitense A&T ad inserirlo come tasto-funzione sulla tastiera dei telefoni, accanto allo zero e al simbolo asterisco. Serviva per eseguire comandi sul telefono (effettuare richieste all’operatore e comunicare l’inserimento di una sequenza di cifre). Da molti, veniva spesso confuso con il simbolo musicale ♯ (diesis) o con il linguaggio di programmazione C#. L’ashtag composto di cancelletto ,hash, unito alla parola tag ,etichetta, deve tutta la sua notorietà al successo crescente dei Social Media e alla scelta di adottarlo come simbolo chiave. Serve a mettere in evidenza una parola o una frase.