I TERRENI SICILIANI
Enrico Ajovalasit
Agronomo-Consulente Fitosanitario abilitato ed Esperto in Sicurezza Ambientale
Indice di Bagnouls e Gaussen. Grafico 1:Sull’ascisse sono riportati gli anni; la retta di correlazione attesta che nell’arco di 80 anni sono andati perduti circa 200 mm di pioggia (da 800 mm a 600 mm). (Veneziano, 2017).
In Sicilia, il processo di desertificazione è diversamente espresso. La genesi di dei suoli è anche condizionata dalla presenza di sali, da uno strato profondo impermeabile, e dal clima secco che dà origine ad un accumulo superficiale di sali che formano una crosta (Raimondi, 1998). Nell’isola è possibile distinguere tre ambienti: la pianura, la collina e la montagna:
- La pianura interessa una fascia costiera valliva interna, le più importanti delle quali ricadono una nel settore centro meridionale (vallate dei fiumi Platani e Salso) e l’altra nella parte interna della piana di Catania. I suoli (Fierotti e coll., 1988), in ordine di estensione, rientrano fra gli Alluvionali, i Vertisuoli, i suoli Bruni (Calcarei, Vertici e Lisciviati) e le Terre Rosse. Nella pianura costiera è presente un clima intermedio xerico torricotermico marittimo (19< T°C del suolo <22), i Vertisuoli non arrivano a chiudere le crepacciature (Raimondi, 1995) se il drenaggio è impedito, si formano gli Aridisuoli con una vegetazione costituita dall’associazione Salicornietum in cui sono presenti la salicornia (Arthrocnemum fruticosum) e la sueda (Suaeda fruticosa).
- La collina è la parte centrale della Sicilia occidentale, di quella mediana e della orientale,in essa dominano Vertisuoli, suoli Bruni (Tipici, Gessosi, Vertici e Lisciviati) ed i Regosuoli. In collina la temperatura è xericotermica continentale e xericomesica.
- La montagna è costituita dalla catena settentrionale che da Trapani arriva a Messina, dai complessi Sicani ed Iblei e dalla catena degli Erei. Qui prevalgono Litosuoli, Rendzina, suoli Bruni (Acidi, Lisciviati, Tipici, Calcarei e Vertici) ed oasisticamente Vertisuoli. In montagna il clima è tipicamente l’udicomesico e la temperatura è limitante per l’attività agricola in inverno (Raimondi et al., 2000).
Cambiamenti climatici in Sicilia
Nel 2017 si è iniziato a discutere di finanza climatica (Cancellieri, 2017), danni subiti e diritti umani.L’intensificazione degli eventi estremi determina perdite e la quantificazione in termini monetaria (non ricorrenti nel breve termine), più frequenti sono: siccità e aridità (Veneziano, 2017). Se si incrociano i dati pluviometrici con i termometrici della regione possiamo conoscere l’intensità dell’aridità della Regione attraverso una delle formule più conclamate della bioclimatologia, l’indice di Bagnouls e Gaussen. Secondo questo studio la durata e l’intensità dell’aridità media in tutta la regione è aumentata di 2-3 mesi aggiuntivi. Anche la temperatura ed il clima della nostra terra è stato gravemente alterato difatti, partendo dal 1921 siamo passati da un clima caldo-umido ad un clima caldo-arido (Grafico 3). Collocandoci nelle classi arido e semiarido, le condizioni di umido e di subumido sono rare (Piccione, 2017). Conseguentemente la durata della aridità media è passata da 4 mesi a 5; molti anni si attestano su 6-7 mesi e, persino, otto (Grafico 4).
Indice di Bagnouls e Gaussen. Grafico 2:Stesso intervallo temporale, l’andamento delle temperature medie della regione:all’inizio del secolo le temperature medie si aggiravano intorno ai 16 °C, alla fine del secolo 17.5 °C. (Cancellieri, 2017).
Indice di Bagnouls e Gaussen. Grafico 3: Risultato Incrocio dati Pluviometrici con Termometrici (Piccione,2017).
Indice di Bagnouls e Gaussen. Grafico 4: Risultato finale Incrocio dati Pluviometrici con Termometrici su scala mensile.