BOSTON MARRIAGE
Gabriella Maggio
Ph. Teatro Biondo
La verità si mescola alla menzogna, la serietà al ridicolo in uno scontro verbale non privo d’ironia e perfidia tra Anna e Claire, le due protagoniste di Boston marriage di David Mamet. Il dramma, tradotto da Masolino D’amico, è andato in scena in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo il 17marzo2023, segnato dalla raffinata interpretazione di Maria Paiati nel ruolo di Anna, di Mariangela Granelli in quello di Claire e di Ludovica D’Auria nel ruolo della serva. Il titolo deriva dall’espressione “Boston Marriage”,in uso nel New England tra il XIX e il XX secolo, allusiva a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Già Henry James nel 1886 aveva affrontato il tema dell’omosessualità maschile nel romanzo The Bostonians, affresco di una società combattuta tra valori antiquati e spinte progressiste. Mamet, riprendendo l’atmosfera e l’ambientazione di James concentra la sua attenzione sulla condizione femminile. La scena e i costumi potrebbero fare pensare a una commedia tradizionale fondata sulla storia di due amiche che si incontrano dopo qualche tempo. Invece la fitta conversazione non priva di volgarità svela che le due signore sono state una coppia molto affiatata. Anna, dopo la separazione dal marito, ha trovato un ricco protettore e approfittando del suo benessere vorrebbe riallacciare la relazione con Claire. Ma questa è tornata da lei soltanto per essere aiutata ad iniziare una relazione con una ragazza di cui è follemente innamorata. La vicenda verte su una preziosa collana di smeraldi che Anna ha ricevuto in dono dal suo protettore e in seguito reclamata da sua moglie nonché madre della giovane di cui Claire è innamorata. Alla fine Anna, perduta la collana, riconquista Claire. Lo spettacolo ha incuriosito il pubblico palermitano che ha ammirato l’interpretazione delle due protagoniste, la regia di Giorgio Sangati, l’efficace scena di Alberto Nonnato con le luci di Cesare Agoni e i costumi di Gianluca Sbicca .