UN’ANTICA PROTESTA
Pino Morcesi
Era probabilmente il 1158 a.C. , data indicata nel papiro ( Cat.1880 del Museo Egizio di Torino)) come anno 29, secondo mese della stagione dell’Inondazione, giorno 10, durante il regno di Ramses III, quando i lavoratori che costruiscono la necropoli a Deir el-Medina si rifiutano di lavorare perché hanno fame e sete e da 2 mesi non ricevono la paga e i rifornimenti . Il papiro a grandi linee dice “ se siamo arrivati a tanto, è stato a causa della fame e della sete. Non ci sono abiti né unguenti, né pesci, né verdura. Scrivete al Faraone, il nostro signore perfetto,riguardo alle nostre parole, e scrivete al visir, il nostro superiore, perché ci siano date le provvigioni”. Lo scriba Amunnakht ha redatto il testo in ieratico da destra verso sinistra, in colonna, dall’alto verso il basso. Per indicare lo “sciopero” dei lavoratori dice : “la squadra ha lasciato il terreno perché aveva fame e si è sistemata sul retro del tempio” . La protesta è pacifica perché si tratta di lavoratori speciali addetti alla costruzione di tombe, che nella religione egiziana erano considerate soglie dell’aldilà.