IL TANGO DELLE CAPINERE DI EMMA DANTE
Gabriella Maggio
ph. Teatro Biondo
Il 22 gennaio è andata in scena al Teatro Biondo di Palermo la prima assoluta di “ Il tango delle capinere” di Emma Dante con i bravissimi Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco nelle vesti dei due protagonisti. Nella scena buia appena si accendono le luci due vecchi personaggi estraggono oggetti dai loro bauli e tra colpi d tosse e pillole festeggiano la fine dell’anno ballando abbracciati. Allo scoccare della mezzanotte lui stappa una bottiglia di spumante e lancia un pugno di coriandoli per fare festa. A poco a poco i due recuperando oggetti dai bauli vanno indietro nel tempo, ringiovaniscono e ripercorrono le tappe della loro vita insieme scandite da canzoni popolari, quelle che hanno insegnato loro ad esprimere i sentimenti, che hanno prestato le parole per esprimerli. E così rivivono il loro primo incontro sulla spiaggia, il fidanzamento e la gara di ballo col numero 74 sulle note del “Tango delle capinere” cantato da Nilla Pizzi, che segna il loro momento di gloria. Poi ritorna il presente malinconico della vecchiaia e degli acciacchi e la loro storia finisce, le luci si spengono. Storia vera e malinconica raccontata dalla musica, dalla danza dei due personaggi e da poche battute che esprimono la loro condizione popolare. Tema caro a Emma Dante. Entrambi indossano gli occhiali, che creano sensazioni e passaggi esistenziali che come in un sogno riprendono carne e vita. È proprio attraverso il corpo degli attori, attraverso il ballo che li entusiasma, che passano il significato e la potenza visiva ed evocativa del testo che è agito, non espresso in parole se non in minima parte. Il tango delle capinere è l’approfondimento di uno studio, Ballarini, che apparteneva alla Trilogia degli occhiali insieme a Acquasanta e Il castello della Zisa. Tre opere che vivono di vita propria, messe in scena separatamente nel corso degli ultimi anni. I prolungati applausi del pubblico hanno chiamato sul palco Emma Dante, sempre cara ai Palermitani.