ENERGIA PULITA E A BASSO COSTO ?
Pino Morcesi
Dopo un lungo cammino di ricerca ed esperimenti in un laboratorio della California, il Lawrence Livermore National Laboratory, per la prima volta è stato realizzato un esperimento di fusione nucleare che ha prodotto più energia di quella necessaria per innescarla. L’esperimento è avvenuto all’interno di una camera a vuoto, ossia un contenitore dal quale vengono pompata via l’aria, e 192 laser sono stati puntati su un contenitore cilindrico forato e lungo alcuni millimetri che racchiude a sua volta una capsula sferica dal diametro di tre o quattro millimetri, costituita da un guscio che racchiude e due elementi chiave per ottenere la reazione di fusione nucleare: il deuterio e il trizio. Penetrando attraverso i fori del cilindro, i fasci laser hanno colpito la parte interna del contenitore, generando dei raggi X e questi hanno colpito il guscio della sferetta, asportandolo e trasformandolo in plasma, ossia in un gas di particelle elettricamente cariche. Espandendosi, il plasma ha compresso il deuterio e il trizio fino a ottenere la pressione e la temperatura ideali per innescare la reazione di fusione. È certamente una svolta storica, ma ancora siamo ben lontani dalla possibilità di ricavare energia utilizzabile su vasta scala.