PAROLA DI DANTE
Daniela Crispo
Indovare
[…] tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l’imago al cerchio e come vi s’indova […]
(Paradiso XXXIII, 138)
Nel Paradiso Dante conia talvolta nuove parole per esprimere la realtà che gli si presenta. Compie questo procedimento linguistico, chiamato parasintetico, assemblando diversi elementi linguistici già presenti. mIndovare è derivato da dove col prefisso in e suffisso are e descrive il mistero dell’incarnazione di Cristo. La Trinità è apparsa a Dante come tre cerchi uguali e concentrici di diverso colore. Nel secondo il poeta vede l’effige umana, ma non comprende come tale immagine s’adatti al cerchio, trovare il suo dove e come in Cristo si congiungano l’umano e il divino.