ETIMOLOGIE
Sicofante
Gabriella Maggio
Dal greco antico συκο-ϕάντης , composto di σῦκον, fico e dal tema di ϕαίνω , mostro, nell’antica Grecia indicava coloro che erano pagati per denunciare gli esportatori abusivi di fichi come annota Plutarco nella Vita di Solone. Infatti i fichi erano molto importanti nell’alimentazione della gente più povera dell’Attica. Dal greco la parola passa al latino sycophanta. In italiano il termine appartiene alla lingua alta anche letteraria. Lo utilizza tra gli altri anche Italo Calvino ne Le Città Invisibili, dove i sicofanti fanno capolino tra la popolazione di Berenice, la città ingiusta: Anziché rappresentarti le vasche profumate delle terme sdraiati sul cui bordo gli ingiusti di Berenice intessono con rotonda eloquenza i loro intrighi e osservano con occhio proprietario le rotonde carni delle odalische che si bagnano, dovrei dirti di come i giusti, sempre guardinghi per sottrarsi alle spiate dei sicofanti e alle retate dei giannizzeri, si riconoscano dal modo di parlare, specialmente dalla pronuncia delle virgole e delle parentesi.