LA PAROLA DELLA DOMENICA : TOPAZIO
Gabriella Maggio
Il topazio è una pietra preziosa dotata di una grande lucentezza e di proprietà riflettente. Il nome deriva dalla parola latina topazius, attestata in Plinio , a sua volta dal greco τόπαζοϛ , che probabilmente deriva dal termine sanscrito tapas, che significa fuoco. Secondo Plinio il Vecchio, il nome topazio deriva da Topazos, un’isola del Mar Rosso, che in realtà ha depositi di olivina, una pietra simile al topazio. Santa Hildegarda nel suo “Trattato di Gemmologia” consiglia il topazio contro congiuntiviti e abbassamenti della vista, e suggerisce la seguente ricetta: “lasciare a bagno il topazio per tre giorni e tre notti nel vino, poi massaggiarsi gli occhi prima di dormire con la pietra ancora umida, recitando al contempo una preghiera o uno scongiuro“. Dante nella Commedia usa due volte la parola topazio per rendere più preziosa la descrizione. Nel XV° canto del Paradiso quando il poeta descrivere l’anima dell’avo Cacciaguida, indicato come vivo topazio che discende dal braccio destro della croce, in cui sono riunite le anime del cielo di Marte come in un gioiello, per incontrarlo:
Ben supplico io a te, vivo topazio
che questa gioia preziosa ingemmi,
perché mi facci del tuo nome sazio. (Paradiso XV, 85-87)
E successivamente nel canto XXX° quando Beatrice , rivolgendosi a Dante, gli spiega che ciò che vede è prefigurazione che adombra il suo vero aspetto e chiama topazi gli angeli scintillanti che in continuo movimento entrano ed escono dalle rive fiorite lungo il fiume di luce :
Anche soggiunse :” Il fiume e li topazii
ch’entrano e escono e’l rider dell’erbe
son di lor vero umbriferi prefazii. (Paradiso XXX, 76-78)
L’immagine degli angeli come pietre preziose è probabilmente di ispirazione biblica.