CHE FAI TU, LUNA, IN CIEL? DIMMI, CHE FAI, SILENZIOSA LUNA?*

Le origini

Gabriella Maggio

La radice indoeuropea  Meh , che indica l’astro notturno , è all’origine del sanscrito Māmi che significa misurare, ma anche del latino lumen, pl. lumina da cui  luna. Questa etimologia remota rivive  ogni giorno nelle parole italiane  come misura, mese, mestruo, mente, commensurabile. Ma anche nell’inglese  moon e month, luna e mese, e nel tedesco mond e monat. I mesi  non sono altro che alternarsi di lunazioni.  Dalle fasi lunari dipende anche il respiro delle cose e dei corpi, dalla fermentazione del vino alla fertilità del suolo, dalle maree ai cicli della fertilità femminile. Per questo molte mitologie  fanno della luna una dea vergine, intatta luna.

*G.Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

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