CUORE DI PIOMBO
Romanzo di R. M. Ponte SCe
Gabriella Maggio
Protagonista di Cuore di piombo, edito da SCe , scritto da Rosa Maria Ponte, è Flavia, una donna ormai anziana che si propone di trovare una risposta alla domanda di senso della sua vita traducendo dall’inglese Il principe felice di Oscar Wilde. Questa favola sta al centro di tutto il romanzo. La zia Violetta la raccontava alla piccola Flavia durante le passeggiate in via della Libertà e alla villa, iniziandola progressivamente alla esperienza della vita reale, attraverso il commento dei diversi episodi. Violetta è una donna elegante, colta e romantica, angustiata da un matrimonio infelice e riversa sulla nipote Flavia il desiderio frustrato di maternità. Per la nipotina ha anche tradotto dall’inglese alcuni versi : Le rose son rosse/le violette son blu/ lo zucchero è dolce/ come sei tu. Cuore di piombo è un romanzo di memorie intime e familiari che si snodano tra il palazzo di famiglia, dove vive Flavia, la città di Palermo e l’Avana, luogo mitico per suggestioni letterarie e per l’amore impossibile con Gabriele. Si potrebbe dire che l’opera sia la biografia di Flavia, perché la narrazione è fondata sulla sua vita vista nel contesto della famiglia originaria, in abitudini ed usanze caratterizzate da implicazioni storiche e culturali. I ricordi non sono confinati in un ambito, ma sono presenze vive che accompagnano e segnano tutta la vita di Flavia. Il suo viaggio nella memoria non segue lo scorrere lineare del tempo, ma si snoda attraverso un allargamento di orizzonte che fonde passato e presente, infanzia, giovinezza e maturità, nel sogno o nell’ illusione di trovare l’infinito nella finitezza delle cose e delle persone. La memoria mostra così le sue molteplici pieghe e consente a Flavia di immaginare, quello che non riesce, ma vorrebbe vedere . Progressivamente matura in lei l’idea che c’è un oltre in tutte le cose, un mistero che ci attrae e chiede di essere svelato. La favola del Principe assume quindi una funzione mitica, evidente quando Flavia è affranta per la fine della relazione con Gabriele e anche il suo cuore di carne si era spezzato in due come, nella fiaba, il cuore di piombo della statua del Principe. Il senso della vita sta nell’amore della famiglia, nelle relazioni stabilite sin dall’infanzia, come l’amicizia per Angelina, nella consuetudine con i luoghi, nella compassione per i meno fortunati. L’innamoramento e l’amore per Gabriele in cui Flavia ha investito tutta se stessa l’hanno delusa profondamente, ma tutta vestita si coricò nel letto le cui lenzuola venivano regolarmente cambiate, mettendosi in mezzo come faceva, da piccola, quando si svegliava da un incubo e, mentre se ne stava rannicchiata, stringendo al petto il suo dolore, papà e mamma tornarono da quella stella lontana che è la terra dei morti…nel sogno non c’era menzogna né disperazione ma solo benessere e quiete…Il fascino misterioso delle stanze della casa che col tempo si sono fatte vuote di persone, la suggestione della pendola che batte le ore a modo suo, la presenza impalpabile, ma concreta di chi non c’è più, i sogni premonitori guidano progressivamente il lettore al significato profondo del romanzo : non è la Morte sorella del Sonno ?Con questo vuole, di certo, significare che dalla morte ci si sveglierà come dal sonno….Quindi perché disperare ?Il karma gira in eterno riportando alla luce ciò che una volta è stato. Poi Flavia è raggiunta dalla morte densa di mistero. Ma i luoghi dove ha abitato sono destinati a nuova vita e lei li ha custoditi fedelmente fino a quel momento. Il fascino del romanzo sta nel tema esistenziale trattato con maestria e nella scrittura nitida che si dispiega in 79 brevi capitoli. Numerosi gli echi letterari più o meno espliciti, nati da lunghe ed assidue letture.