DA PITAGORA AL VEGANISMO

L’astensione dagli esseri viventi . Saggio di Carmelo Fucarino -Aracne editrice 2020

Gabriella Maggio

Il rapporto col cibo è frutto di una costruzione  simbolica e culturale. Il cibo parla degli uomini, rivela situazioni proprie a diversi territori e differenti epoche storiche, dà sostanza a modelli di comportamento divergenti concepiti in ambienti diversi. Nel  saggio Da Pitagora al veganismo.L’astensione dagli esseri viventi,  recentemente pubblicato per i tipi di Aracne,   Carmelo Fucarino indaga sia il passato, assai remoto o relativamente prossimo, sia il presente, per far conoscere  importanti distanze ma anche elementi di  continuità. Le norme rituali dell’astinenza da determinati animali e prodotti furono fondamenta strutturali di tutte le religiosità storiche….La maggior parte delle notizie  sull’astensione dagli esseri viventi ci provengono da Porfirio di Tiro(234-305)…Con queste parole Carmelo Fucarino comincia la trattazione  esauriente ed esaustiva  dell’argomento sostenuta da una lucida  dissertazione sulla doviziosa  messe  di documenti testuali distribuiti  secondo coordinate spazio-temporali che convergono  nel bacino del Mediterraneo. Vero e proprio ponte tra territori, culla di alcune tra le più antiche civiltà della terra, e teatro della storia e delle culture occidentali. Dagli Egizi, i primi ad astenersi dalla carne,  alle civiltà orientali, ai Greci e ai Romani fino alla tradizione ebraico-cristiana. Centrale nel saggio è la figura di Pitagora: In lui però la filosofia non era volta alla mera conoscenza delle leggi fisiche, ma mirava alla liberazione del prigioniero della caverna sotterranea, come lo canta il mito grandioso di Platone, per “contemplare il cielo” . Questa sintesi inscindibile tra scienza e fini umani è il messaggio che quest’uomo straordinario lanciò ai posteri…..Al fenomeno di mondanizzazione,  che doveva risalire ai tempi stessi di Pitagora o poco dopo la sua scomparsa…..dovette necessariamente accompagnarsi un certo lassismo dei seguaci…. Era naturale che in un clima religioso e culturale diverso, venuta meno l’originaria essenza mistica, si cercassero delle spiegazioni logiche e razionali (p.180-181)..… Complesso è l’intreccio (nella figura  di Pitagora) tra realtà  biografica e leggenda creata ad arte e a loro beneficio  dai diretti discepoli e da più tardi seguaci…Furono però il neoplatonismo e il neopitagorismo a trasformare Pitagora in un taumaturgo, operatore di miracoli (p.158 e 159). L’acuta e sottile disamina dei testi mette il lettore, anche profano, nella condizione di orientarsi e vagliare  tradizione storica e leggenda che avvolgono Pitagora  e la sua scuola. È chiaro l’atteggiamento  empatico dello studioso nei  confronti  del mistico Pitagora,  pius  verso ogni aspetto della natura, come leggiamo soprattutto  nel capitolo XX a proposito della  visione scientista di Aristotele e della sua scuola per cui  l’ oggetto prevalse  sul soggetto e  si affermò la volontà di spiegare l’universo ignorando l’anima invasata dal divino. Aristotele stesso, pur riconoscendo l’alto ideale di vita di Pitagora, per la sua particolare visione scientista, ne aveva limitato la portata, quando distingueva anche cronologicamente il fisico dal taumaturgo..(p.234) . Il saggio  di Carmelo Fucarino è frutto di un  lavoro di ricerca e di riflessione lungo ben trentotto anni nei quali l’argomento è stato arricchito ed adeguato ai  tempi, tenendo conto  che quelle basi di discussione sono ancora aperte e si sono sviluppate in altre forme aberranti di costume sociale, spinte ed ammantate di miracolismo… Oggi la dieta è dettata  da  condizionamenti estetico-salutistici come il veganismo che propone l’adozione di uno stile di vita basato su alimenti che non provengono dal mondo animale. Il termine deriva dal  neologismo inglese vegan coniato da Donald Watson nel 1944. Il vegetarianismo , quindi, ha perso l’aura mistico-filosofica delle origini, adeguandosi al consumismo e alle mode banalizzanti della società globalizzata.  Il saggio di Carmelo Fucarino è perciò un interessante trattazione della filosofia antica relativa al tema dell’astensione  dagli esseri viventi  e una densa riflessione critica sul nostro tempo.

 

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