21 MARZO 2021 GIORNATA DELLA POESIA
Gabriella Maggio
Nella giornata mondiale della poesia propongo alle Lettrici ed ai Lettori un testo inedito del poeta e saggista Carmelo Fucarino. Una profonda riflessione sul trascorrere delle stagioni della vita umana e della natura.
È giunta oggi, mio povero uomo!
Sulla soglia oltre la penombra
dell’anima assonnata
mi abbagliava la spada del sole
che si alzava accecante
fra le fronde sparute
di giganti evanescenti.
Oh! Quante aurore!
Quante aurore sono seguite
all’alba sfumante
dei dolci teneri anni.
E il ciliegio tra roseo e bianco
che si spandeva nel giardino
tra il melo ancora assopito
e il susino in prossimo risveglio
quando giocavo a nascondino
con la piccola cagna fra le fave.
E lì il rorido campo
che si tingeva del rosso
dei papaveri occhieggianti
della sulla che spandeva
tripudio nel cuore infreddolito.
E la cinciallegra
che saltellante curiosava
sul verde rosmarino.
E la tortora solitaria
che tubava sul frassino
l’ardore di trepidi accoppiamenti.
E ti rivedo con gioia
te, passero ladrone,
che saltellavi sulla neve,
mio passero ciarlone
di tutte le stagioni.
Oh! La magia delle nostre primavere!
La malia che ancora mi coglie
tra mandorli in fiore
e margherite di campo
fischi di merli
e ondeggiare di verde
tra muggiti di amore
voli di nozze
malia di maripose.
Pure oggi, benefica madre,
come in miliardi di primavere,
tu, terra, rinasci
vita di eterne copule infinite,
semi sparsi in ogni zolla
nel tuo utero che sempre prolifica.
Non temere,
fratello di debole fede,
breve transito è l’inverno.
Pur oggi esploderà primavera
trilli di rondini sfreccianti,
delizie di prati fioriti,
aria pura da ogni umana lordura.
E il sole, il sole!
Horus ed Helios sempre adorato,
Lui che arde, ma dà pure la vita.
È giunta, oggi è giunta,
mio stanco fratello,
nella parità di notte e dì.
È giunta inattesa
con un giorno di anticipo,
la veste variopinta.
(Giorno 20 marzo, primavera 2021)