LOUISE MAY ALCOTT
Gabriella Maggio
Louise May Alcott nasce il 29 novembre 1832 a Germantown, figlia del filosofo Amos Bronson Alcott, esponente del trascendentalismo, il movimento filosofico e poetico sviluppatosi nel Nord America nei primi anni dell’Ottocento come reazione al razionalismo per esaltare l’individuo nei rapporti con la natura e la società. L’ambiente familiare ha influenzato Louise nelle sue scelte di scrittrice e nella sua costante attività per promuovere i diritti. Le sue opere più famose sono Piccole donne e Piccole donne crescono, ma ha scritto anche altro. Oggi che vengono pubblicate le lettere inedite “Le nostre teste audaci” si nota in lei una grande passione per la conoscenza e la consapevolezza del privilegio dell’educazione ricevuta , formata sui principi egualitari tra uomini e donne e fra bianchi e neri. Prima di diventare scrittrice famosa la Alcott fa molti lavori anche umili, sostenuta da una incrollabile volontà di riuscire nel proprio intento, sopportando anche di pubblicare con lo pseudonimo maschile di A.M. Barnard alcune storie gotiche. Durante la guerra di secessione è infermiera volontaria, sulle esperienze maturate scrive i racconti Hospital sketchers . Ma il suo tema era l’amore e l’ affronta anche in forme che all’epoca non erano considerate adeguate a una donna scrittrice. The Contraband tratta infatti dell’amore tra una donna bianca e un nero e Umori mutevoli l’amore extraconiugale. La Alcott afferma nelle sue opere la libertà dei sentimenti, contravvenendo alle richieste gli editori che preferiscono le storie che si concludono con i matrimoni. É la prima donna a iscriversi nelle liste elettorali perché : “Mi piace aiutare le donne ad essere se stesse, perché questo a parer mio è il miglior modo di risolvere la questione femminile”.