ANCHE I RADIOTELESCOPI PIÙ GRANDI VANNO IN DISUSO

Pino Morcesi

Il 1 dicembre alle 8 del mattino, ora locale, il radiotelescopio di Arecibo in Porto Rico è collassato su se stesso per il crollo di una delle tre torri che sostenevano la parabola   del diametro di 305 metri. Già ad agosto erano state registrate avvisaglie di danni  gravi  per il distacco di un cavo d’acciaio di sostegno alla piattaforma di 900 tonnellate e nel novembre la struttura era stata chiusa. La sua attività è stata  importante e segnata da successi.  Inaugurato nel 1963 come il radiotelescopio più grande del mondo è stato utilizzato in varie sezioni del programma Seti, acronimo di Search for Extra –Terrestrial Intelligence. Nel 1964 ha rivelato che il periodo di rotazione di Mercurio è di 59 giorni, nel ’68 l’esistenza delle stelle di neutroni, nel 1989 ha realizzato la  prima immagine diretta di un asteroide (il 4769 Castalia) e ha  individuato i primi pianeti extrasolari. Nel ’74 ha trasmesso  verso l’ammasso globulare M13, distante 25.000 anni luce, “il messaggio di Arecibo, scritto dall’astrofisico  Frank Donald Drake,  con lo scopo ideale, considerata la distanza,  di comunicare con forme di vita extraterrestri. Nel 1995 è stato anche  il luogo scenografico del film  “Golden Eye” nel quale Pierce Brosnan interpreta James Bond.

 

 

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