IDENTITÀ E FERTILITÀ
Natale Caronia
Da tempo la Francia è afflitta da ripetuti episodi violenti e sanguinari di natura islamica, generalmente attuati da cittadini di religione musulmana naturalizzati francesi o nati in Francia da genitori musulmani,. Ciò dimostra il fallimento della politica francese di integrazione avviata da anni che aveva come obiettivo lo stato laico, libero ed illuministico per forgiare le nuove generazioni allo spirito libertario della rivoluzione. A ciò non è estranea l’emarginazione sociale delle banlieux, agglomerati periferici di corpi estranei alla città, dove le stesse forze dell’ordine non osano entrare. In pratica, uno stato nello stato. Il problema non riguarda soltanto la Francia ma tutto il continente europeo e non solo. E’ assodato che affinché una cultura duri più di 25 anni è necessaria la fertilità di almeno 2,11 nuovi nati per famiglia, pena il suo declino; storicamente nessuna cultura è sopravvissuta con un tasso di fertilità di 1,9 bambini per coppia. Col tasso di 1,3 è impossibile invertire il processo di sopravvivenza culturale. In altre parole, se una coppia ha un solo figlio in futuro si sarà la metà dei figli rispetto ai genitori e, se ciascuno di questi bambini avrà un solo figlio, ci sarà un solo nipote per quattro nonni. Quando la popolazione declina, anche la cultura declina. Nel 2007 il tasso di fertilità in Francia era di 1,8, di 1,6 in Inghilterra, di 1,3 in Grecia, 1,2 in Italia e di 1,1 in Spagna. Complessivamente 1,38 il tasso europeo di fertilità. Da ciò deriva che l’Europa è destinata a cambiare. Il fatto che la popolazione europea non diminuisca dipende dall’immigrazione. Dal 1990 l’aumento della popolazione europea è costituita per il 90% da musulmani che hanno un tasso di fertilità dell’8,1. Nella sola Francia il 30% della popolazione tra 0 e 20 anni è musulmana; a Nizza, Marsiglia, Parigi è del 45%. Tra circa 40 anni la Francia sarà una repubblica islamica. In Gran Bretagna negli ultimi 30 anni la popolazione musulmana è passata da 82.000 a 2,1 milioni. Nei paesi bassi il 50% dei neonati è di genitori musulmani e tra 15 anni la metà della popolazione sarà musulmana. In Russia vi sono 23 milioni di musulmani. In Belgio il 25% della popolazione è musulmana ed il governo belga ha dichiarato che un terzo dei bambini nati in Europa nel 2025 sarà di genitori musulmani. Il governo tedesco ha dichiarato che il declino della popolazione non può essere arrestato e che la Germania sarà uno stato islamico nel 2050. I libici dicono che vi sono segni che Allah accorderà un’immensa vittoria all’Islam in Europa senza spade né fucili. Attualmente esistono 52 milioni di musulmani in Europa tali da poter costituire uno stato islamico. Il governo tedesco stima il loro raddoppio nei prossimo 20 anni, ossia 100 milioni. In Canada il tasso di fertilità è di 1,6, quindi al di sotto del tasso per cui una cultura si mantenga. Tra il 2001 ed il 2006 la popolazione canadese è aumentata di 1,6 milioni di cui 1,2 milioni immigrati. Negli Stati Uniti il tasso di fertilità è di 1,6; con l’afflusso dai paesi latino americani raggiunge il 2,11,il minimo per mantenere la cultura esistente. Nel 1970 i musulmani in USA erano 100.000; oggi sono 9 milioni. La Chiesa Cattolica ha dichiarato che l’Islam ha superato il numero dei credenti cattolici. Le statistiche dimostrano che nel giro di 7 anni la religione islamica sarà dominante nel mondo. Se gli europei non vogliono essere sommersi è necessario incrementare le nascite con la politica che protegga la famiglia, il lavoro, la scuola. Queste note non hanno caratterizzazione razzista bensì lo scopo di far riflettere, informare e sollecitare una politica più favorevole verso la famiglia.