PITAGORA CHI ERA COSTUI ?
(Irina Tuzzolino)
Pitagora, particolare della Scuola d’Atene di Raffaello
Pitagora vive tra il VI ed il V sec.a. C. , nell’epoca di passaggio dalla cultura orale a quella scritta. Non ha lasciato nessuno testo scritto e le testimonianze sulla sua vita sono posteriori di secoli e non sempre univoche. Gli studiosi discordano anche sul luogo di nascita, Samo come vogliono alcuni o la Lidia , come sostengono altri. Nei suoi lunghi viaggi Pitagora si fa interprete della cultura orientale e acquisisce fama di sapiente e taumaturgo. Si stabilisce a Crotone, dove svolge il suo insegnamento e probabilmente anche attività politica e legislativa. Poi è costretto a fuggire a Metaponto dove muore. Anche la morte è controversa. È morto dopo un digiuno molto lungo o ucciso dai suoi nemici poiché nella fuga si era fermato sul confine di un campo di fave per non calpestarle. Dai filosofi successivi è stato considerato sia un ciarlatano sia un maestro di sapienza. Rispetto ai filosofi ionici della natura che l’hanno preceduto Pitagora imprime al pensiero una svolta orfica affermando l’origine divina dell’anima e le sue trasmigrazioni purificatrici in altre specie di esseri animati. Comunque ha influenzato nel bene e nel male il pensiero filosofico seguente nel senso che ha segnato una direzione . A Pitagora si attribuiscono detti oracolari, misteri e rituali, ma anche il procedimento deduttivo e dimostrativo della matematica. Ma sulla matematica non ci sono testimonianze attendibili, soltanto leggende. Il famoso teorema di Pitagora sul triangolo rettangolo era già noto in Cina e in India prima del filosofo. È stato Vitruvio nel “De architectura” ad attribuirlo a Pitagora. Tuttavia al di là delle controversie testimoniali e filologiche Pitagora ha veramente segnato un inizio e una direzione del pensiero e quanto a lui è stato attribuito dalla tradizione ancora circola nella nostra cultura ed è oggetto di ispirazione e di studio da parte di molti studiosi del mondo antico e dell’uomo in generale.