UNA LEGGENDA CULINARIA
(Irina Tuzzolino)
Caterina de’ Medici dipinta da Corneille de Lyon
Tra le leggende culinarie si annovera quella che la cucina francese moderna derivi da quella italiana. Secondo questa leggenda, Caterina de’ Medici (1519 – 1589) nipote di Lorenzo il Magnifico, sposa di Enrico d’Orleans, il futuro Enrico II, si porta in Francia al suo seguito cuochi e pasticceri fiorentini, toscani e siciliani che fanno scuola ai francesi. Cuochi francesi come La Varenne, De Masseliert, Valet, De la Chapelle, Carême, Ecoffier s’ispireranno così bene agli italiani che non tarderanno a surclassare i loro iniziatori. Il cuoco Antonin Carême nel 1822 conferma che i cucinieri della seconda metà del Settecento conoscono il gusto della cucina italiana che Caterina de’ Medici ha introdotto alla corte di Francia. La leggenda culinaria comprende l’elencazione di ciò che Caterina ha portato in Francia: salse, uso delle rigaglie, olio d’oliva, crespelle, spinaci, fagioli, piselli, carciofi, cucina dei volatili all’arancio, maccheroni, tagliatelle e lasagne, sorbetti di frutta, detti ghiaccio all’acqua inzuccherata e profumata, gelati di zabaione e crema, il pane bianco o pan de la Reine. Ha introdotto anche l’uso di apparecchiare la tavola con tovaglie damascate, tovaglioli e forchette per prendere meglio il cibo e portarlo alla bocca. Si dice che abbia portato anche l’uso delle mutande, che metteva quando andava a cavalcare, montando non all’amazzone ma alla moda maschile. Caterina de’ Medici è stata una donna fisicamente insignificante, piccola di statura, con lineamenti non fini e gli occhi sporgenti, però ha regnato a lungo sulla Francia prima come reggente e poi come regina madre di tre re suoi figli. Il massacro della notte di S. Bartolomeo da lei ordinato ha messo in ombra tutte le sue qualità.