L’INVENZIONE DELLA TERZA PAGINA
( Daniela Crispo)
Alberto Bergamini
Alberto Bergamini è ricordato nella storia del giornalismo per l’invenzione della terza pagina. Fonda a Roma , su suggerimento di Sidney Sonnino e Antonio Salandra , il 16 novembre 1901 Il Giornale d’Italia, quotidiano liberal- nazionale, e lo dirige fino al 1923 quando per contrasti col regime fascista si dimette; ne riprende la direzione nel ’43 e la mantiene fino alla morte nel 1962. Il Giornale d’Italia cessa la pubblicazione nel 1976. Desideroso di distinguere il suo quotidiano dagli altri Bergamini dedica un’intera pagina, la terza, ad un evento molto atteso in città, la prima assoluta il 10 dicembre del 1901 al teatro Costanzi dell’opera teatrale Francesca da Rimini di Gabriele D’Annunzio. Presto molti quotidiani imitano. Nel primo ‘900 i quotidiani hanno quattro pagine : nella prima trovano posto i fatti di cronaca e l’articolo di fondo, nella seconda la cronaca politica, nella terza la cultura , nella quarta notizie secondarie e pubblicità.
Dagli anni ’50 le testate cominciano ad abolire la terza pagina , il primo è Il Giorno di Gaetano Baldacci fondato nel 1956. Vent’anni dopo la Repubblica ha non la terza pagina, ma una sezione culturale. Il Corriere della Sera, diretto da Paolo Mieli, nel ’92 abolisce la terza pagina. A ben guardare però questa si è trasferita in altre parti del giornale, nelle pagine centrali o finali.