QUANTA INVIDIA AVREBBE MISTER FOGG!
(Pino Morcesi)
Leggendo le cronache sulle novità dei trasporti aerei non può non venire in mente Phileas Fogg, intramontabile eroe di “Il giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Verne, che usa ingegno e tecnologia per vincere la sua scommessa. Probabilmente oggi avrebbe scommesso diversamente e avrebbe impiegato meno tempo a compiere il giro del mondo. Ѐ in atto infatti la sperimentazione del progetto Sunrise ideato dalla Qantas, la compagnia aerea australiana, per accorciare i tempi di uno dei voli più lunghi del pianeta quello da New York a Sidney.Il volo è senza scalo e dura venti ore, con un risparmio di tre ore sugli attuali tempi di percorrenza dei 16.000 km. Esultano gli uomini d’affari per i quali il tempo è prezioso e “guadagnare” anche tre ore è spesso determinante. Questo è possibile per i progressi tecnologici che hanno reso i nuovi jet più leggeri e ne hanno aumentato l’autonomia. Il volo “cavia” ha coinvolto 50 passeggeri che sono stati monitorati con test medico-tecnico –psicologico, attraverso sensori di movimento ed elettroencefalogrammi, per registrare come il nostro corpo reagisce al jet- lag, agli spazi ristretti e al cambiamento dei ritmi circadiani. Per prevenire i possibili inconvenienti sulla salute dei passeggeri tutto l’aereo, anche l’ora e la qualità dei pasti, sono stati programmati sin dal decollo sull’ora di Sidney. Il monitoraggio dei passeggeri si protrarrà anche per i ventuno giorni seguenti l’atterraggio per registrare le ricadute sul metabolismo delle venti ore a 12.000metri d’altezza.