LA SICILIA DA OGGETTO A SOGGETTO DI SVILUPPO

(Riccardo Carioti*)

Se da un lato ci siamo entusiasmati per l’incisività degli interventi dei relatori e per  la lucidità d’inquadrare i problemi e i ritardi dello sviluppo siciliano, perché ci portavano a ben sperare per il futuro, dall’altro non sono mancati i punti di criticità relativi alla particolarità tutta siciliana di ritardare gli interventi opportuni, di continuare quel sonno che indugia a svanire, come echeggia in tante canzoni popolari dell’isola. Ma la di là di questo, quella di sabato 21 settembre è stata una gran giornata lionistica, che, nella più riduttiva delle ipotesi, è servita da monito alle istituzioni a ben fare e con rapidità. Un voler dire che  i nostri occhi , quelli della più grande associazione mondiale, sono puntati sulle istituzioni dell’isola, per fare da pungolo. Come i cento occhi del mitico Argo. Tutto questo ha risvegliato l’orgoglio dell’appartenenza lionistica  e ha dato la convinzione che qualcosa è cambiato, che dal 21 settembre i Lions non possono più tornare indietro.

Non possono non essere buone sentinelle che si pongono  nella società come attori della sussidiarietà ormai necessaria. Un meritato riconoscimento va pertanto a tutti gli organizzatori, in particolare al Governatore Angelo Collura e a Carlo Alberto Tregua. Ha concluso i lavori il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci , che, dopo avere illustrato ampiamente la condizione di disagio della regione, ha ben accolto le iniziative di sussidiarietà  lionistica emerse durante il convegno

*Addetto stampa Distrettuale – Sicilia Occidentale

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