VIAGGIO SULLA LUNA
(Pino Morcesi)
L’Apollo 11, con a bordo gli astronauti Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin, il 20 luglio 1969 ha toccato il suolo lunare nella parte meridionale del Mare della Tranquillità. Il 21 Armstrong per primo ha messo piede sul suolo lunare, seguito qualche minuto dopo da Aldrin. Mentre Collins rimaneva nell’orbita lunare. Si realizzava l’obiettivo che il presidente degli U.S.A. John F. Kennedy aveva fissato nel 1961 in un discorso al Congresso : “Prima che finisca questo decennio far atterrare un uomo sulla luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra”. Accanto ai dati scientifici delle varie epoche ha resistito un immaginario romantico intorno al satellite della terra, considerato meta di tutti i sogni e le possibilità, retaggio della più remota antichità, quando la luna è stata una divinità maschile come in Mesopotamia e in Egitto o femminile come tra i Greci. Ha scandito il tempo degli uomini ed organizzato il calendario diviso in dieci mesi, di cui resta traccia nel nostro mese di dicembre ( dal lat. decem). Prima dei voli spaziali gli astronomi a cominciare da Galileo Galilei, con strumenti sempre più sofisticati per i loro tempi, hanno realizzato una cartografia abbastanza dettagliata del satellite. Nell’età moderna due astronomi hanno realizzato da terra la cartografia della luna, Thomas Harriot nel 1609 e Domenico Cassini, alla fine del XVII sec. Questa è tanto accurata da rimanere fondamentale fino all’astrofotografia di Henry Draper nell’Ottocento. Ma la luna ha nello stesso tempo continuato ad ispirare pittori come Chagall e Dalì , poeti come Ariosto e Leopardi, musicisti come Chopin e Beethoven e tanti altri esponenti della musica contemporanea come i Pink Floyd, Lucio Dalla, Loredana Bertè . E ancora oggi dopo l’esperienza dell’Apollo 11 la luna continua a scandire il tempo umano e influenzare artisti e “lunatici”.