IL GRANDE TORINO
(Pino Morcesi)
La storia attiva e passiva d’Italia è piena di date orrende: questa del 4 maggio 1949 riguarda lo sport e deve considerarsi una macabra tragedia, non immune come tutte le nostre vere tragedie da un mortificante grottesco. A Superga è perito il Torino, che giustamente venne poi ricordato come grande. Era importante, agli occhi degli italiani, come Bartali e Coppi, Nuvolari, Varzi, Ascari, Farina e Villoresi, Tenni e tutti coloro che li aiutavano a uscire dalle mortificazioni di una guerra gratuitamente perduta.(Gianni Brera, La Repubblica – 4 maggio 1989).
Il 4 maggio 1949 l’aereo che trasporta la squadra del Torino si schianta sulla collina di Superga. Le trentuno vittime tornavano da Lisbona dove avevano giocato una partita amichevole col Benfica, organizzata per aiutare, con l’incasso, il capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira, in difficoltà economiche. La squadra era vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-1943 alla stagione 1948-1949 e costituiva la quasi totalità della Nazionale italiana. Le imprese calcistiche della squadra, la sua coesione erano un aspetto della volontà di ricostruzione dell’Italia sconfitta in guerra, pertanto il cordoglio fu unanime e sincero. Il ricordo della squadra infelicemente scomparsa dura ancora.