I CENT’ANNI DI LAWRENCE FERLINGHETTI
(Gabriella Maggio)
Figlio di padre italiano e madre franco-portoghese , nasce nel 1919 a Yonkers vicino New York, da soldato rimane sconvolto dalla vista delle rovine di Nagasaki e diventa un pacifista radicale. Compiuti gli studi si stabilisce a S. Francisco dove nel 1953 fonda la libreria –casa editrice City Lights Bookstore. Pubblica autori dissidenti americani ed europei e si batte contro la censura. Ferlinghetti, grande animatore culturale, è poeta, romanziere, autore di teatro, traduttore, vicino alla beat generation senza esserlo integralmente, come lui stesso dice, perché condivideva i motivi di dissenso, ma non la vita sregolata. La sua opera più nota è la raccolta di poesie A Coney Island of the Mind, pubblicata nel ’58. Delle quarantotto poesie irriverenti e libertarie propongo :
Stanno ancora in fila lungo le strade
infestate da legionari
ingannevoli mulini a vento e galli impazziti
Siamo le stesse persone
ma ancora più lontane da casa
su autostrade a cinquanta corsie
su un continente di calcestruzzo
scandito da melliflui manifesti pubblicitari
che illustrano imbecilli illusioni di felicità
La scena mostra meno carri di condannati a morte
ma più cittadini scoppiati
in auto dipinte
e hanno targhe strambe
e motori
che divorano l’America
(Edizione Minimum Fax- Traduzione: Damiano Abeni e Moira Egan)