IL VINO NELLA TRADIZIONE MEDITERRANEA

(Irina Tuzzolino)

Autori greci e latini, ebraici e cristiani convergono sul fatto che il vino è un dono divino. Sia che si tratti di Dioniso/Bacco o Jahvè  e Noè  si concorda sulle qualità benefiche e sociali del vino che sottolineano la tradizione mediterranea. Consideriamo infatti il valore religioso e sociale del simposio nella civiltà greca e il valore simbolico che assume nel Nuovo Testamento come sangue di Cristo nell’Eucarestia. Nell’interpretazione allegorica Noè, che ha pianato la vite e ha provato l’ebbrezza del vino,  è stato considerato anticipazione di Cristo e la vigna ha rappresentato la Chiesa. Nell’XI Michele Psello , erudito bizantino, scrive l’Encomio del vino in cui celebra il vino come cosa buona che aiuta e rallegra  l’uomo in tutte le circostanze della vita attraverso l’olfatto e il gusto. Bere vino distingue l’uomo dall’animale insieme  alla ragione. Pertanto coloro che si dichiarano astemi si degradano  ad animali. Si è formata così una lunga tradizione che giunge sino a noi. Secondo Hemingway il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo e una delle cose naturali del mondo portata alla massima perfezione, e offre un maggior campo di gioia e apprezzamento di qualunque altra cosa puramente sensoriale che si possa acquistare.

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