LA FOTOGRAFIA COMPIE 181 ANNI
(Irina Tuzzolino)
Louis Daguerre- rue du Temple
La prima fotografia scattata da Louis Daguerre nel 1838 a Parigi ritrae rue du Temple e presenta una figura umana sulla sinistra, un uomo che si fa lucidare le scarpe. Gli artisti e gli scienziati del XIX vogliono scoprire un procedimento per ritrarre la realtà con grande precisione e la fotografia o meglio la daguerrotype consente di raggiungere un livello di realismo non paragonabile ad altre forme. Il processo messo a punto da Daguerre, da cui daguerrotype, consiste nell’esporre ad una fonte luminosa una lastra di rame, sulla quale viene precedentemente applicato uno strato d’argento, reso sensibile attraverso vapori di iodio. Lo sviluppo della foto non riproducibile avviene esponendo la lastra a vapori di mercurio. Daguerre sviluppa la sua invenzione durante la collaborazione con Joseph Nicéphore Niépce e suo figlio Isidore, ai quali è attribuita la prima fotografia permanente scattata tra il 1826 e il 1827 dal terrazzo della loro abitazione ( v. foto).
Prima di diventare fotografo Daguerre è pittore e decoratore teatrale con una forte passione per l’illusione, ha infatti aperto due Diorami a Parigi e a Londra , una forma di teatro ottico costituito da teloni trasparenti disposti a diverse distanze ed illuminati da fonti di luce nascosta per ottenere effetti tridimensionali. In Italia il primo modello di fotocamera Daguerre giunge nella seconda metà dell’Ottocento ; è il laboratorio ottico di Alessandro Duroni che realizza ritratti di Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II di Savoia.