CUORE di Giuseppe Maccarone
(Gabriella Maggio)
Ho piastrellato il pavimento del mio cuore
per ripulire l’unto dell’indifferenza
mentre il cancro del distacco dal fratello
ammorbava ventricoli indifesi
negando amore al mio essere relitto.
L’analogia tra il piastrellare un ambiente e il liberare il cuore dalle scorie della disumanità sottende il breve testo di Giuseppe Maccarone, poeta di vena gnomica ed ironica, naturalmente portato a stupire il lettore con uno scarto improvviso della fantasia. Le sue poesie prendono spunto da riflessioni personali su fatti quotidiani che lo toccano direttamente, come in questo caso il tema della solidarietà e della fratellanza umana. L’atto di piastrellare appartiene al fare ordine, al definire un luogo, rendendolo piano e uniforme, mettendone ogni tratto bene in vista. Un cuore scordato, che non va all’unisono con sentimenti di umanità, viene ricondotto con atto di profonda introspezione ad una regola, che lo lega agli uomini come la malta lega insieme le piastrelle.