MIRAGGI
(Fiorella Vergano)
Il miraggio è un fenomeno ottico causato dalla rifrazione atmosferica, che in certe circostanze ci fa vedere un oggetto come se fosse più in basso del reale. Il nostro cervello infatti presuppone che i raggi luminosi gli arrivino seguendo una linea retta e quando gli giungono con una curvatura dal basso verso l’alto, perché attraversano strati d’aria sempre più caldi, è indotto a credere che l’oggetto stia più in basso rispetto alla realtà. I miraggi quindi si collocano tra suggestione e scienza perché sono reali , ma non veri. La parola deriva dal francese “mirage” , termine usato per la prima volta nell’Ottocento da Gaspard Monge nei suoi “Memoires sur l’Egypte”, in cui descrive la campagna napoleonica, a proposito di miraggi d’acqua nel deserto. Un tipo di miraggio è la Fata Morgana che si verifica nello Stretto di Messina e consiste nell’apparizione al disopra del mare di fantastiche e mutevoli costruzioni di torri e pinnacoli, che nel Medioevo si supponevano dimora della leggendaria fata Morgana del ciclo arturiano. Il fenomeno si manifesta anche nell’Artico, se ne ha notizia in un testo norvegese del 1250 “ Lo specchio del re” . Un altro genere di miraggio, definito dai fisici superiore come la Fata Morgana , perché uno strato d’aria calda si sovrappone a uno più freddo, è il “Sireno” del mare di Groenlandia. Si tratta di un mostro molto alto che emerge dall’acqua e segnala le tempeste, ma non è altro che il corpo di un tricheco o di un’orca. Nel passato i miraggi hanno avuto una influenza notevole se si pensa che l’isola di San Brandano , frutto di un miraggio, fu rappresentata in diverse mappe e globi, tra cui quello di Martin Behaim del 1492; ancora alla fine dell’Ottocento veniva riportata come esistente nell’Enciclopedia Larousse, anche se le spedizioni per esplorarla si erano rivelate vane.