L’IMPRESA DEL 1928
(Pino Morcesi)
Dopo quella del 1926 a bordo del dirigibile “Norge “ il generale Umberto Nobile progetta una seconda spedizione al Polo Nord col l’“ Italia” . Partito da Milano il 15 aprile 1928, il dirigibile “Italia” raggiunge la Baia del Re (Isole Svalbard) alle 12.45 del 6 maggio. Da lì il dirigibile effettua tre voli di esplorazione sulla Calotta Artica. Il terzo volo, l’ultimo, ha inizio nel pomeriggio del 23 maggio. Durante il viaggio di ritorno urta il pack, perdendo la cabina di pilotaggio. Nove membri dell’equipaggio vengono catapultati sul ghiaccio, mentre quel che resta del dirigibile e degli uomini vola tanto in alto da non potere essere più visto. Tra i superstiti c’è Nobile con un braccio e una gamba fratturati; organizza la sopravvivenza montando la “Tenda Rossa”, dove i superstiti staranno 48 giorni. Alla loro ricerca partecipa anche l’esploratore norvegese Roald Amundsen che però sparisce con il suo velivolo nel mar di Barents, vicino all’Isola degli Orsi. Il 24 giugno Nobile è portato via in volo, dal pilota svedese Lundborg, alla Base Aerea Svedese nella Baia di Virgo e da lì alla Baia del Re. Il 12 luglio tutti i naufraghi della Tenda Rossa sono tratti in salvo dal rompighiaccio “Krasin”. Al ritorno in Italia più che i meriti scientifici vengono valutati le decisioni prese, il comportamento tenuto, il temperamento stesso di Nobile. Le forti polemiche lo spingono a un volontario esilio prima in Francia, poi in Russia e poi negli U.S.A. dove ottiene una cattedra al dipartimento di Ingegneria aeronautica dell’Università cattolica di Chicago. Rientra in Italia nel ’43 e come deputato indipendente partecipa ai lavori dell’Assemblea Costituente. Soltanto nel tempo viene considerato il suo grande ruolo nei progressi dell’aviazione non soltanto italiana e in particolare nella tecnologia dei dirigibili, che negli anni Trenta rappresentavano una alternativa conveniente rispetto agli aerei.