LABIENO Romanzo di Filippo Ferrandi – ed. La Zisa
(Gabriella Maggio)
La storia romana continua ad appassionarci e ispira con successo la produzione cinematografica e giovani studiosi come Filippo Ferrandi che ha recentemente pubblicato per l’editore La Zisa Labieno, romanzo storico ambientato durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo. Labieno è un cavaliere romano di origine picena, nato probabilmente nel 99 a.C. , di cui ci sono pervenute scarne notizie riportate da Cesare, Cicerone e Silio Italico. Dopo avere ricoperto la carica di tribuno della plebe, Labieno segue Cesare in Gallia come luogotenente e conduce brillanti operazioni militari; scoppiata la guerra civile lascia il partito di Cesare per appoggiare Pompeo. I due, Cesare e Labieno, che pure si stimano e riconoscono le doti reciproche, hanno due visioni diverse degli avvenimenti . Cesare crede che Roma possa salvarsi soltanto col suo sostegno, Labieno è convinto invece che Cesare è mosso da ambizione personale e che Roma possa salvarsi soltanto nel rispetto delle leggi e col sacrificio personale. Grande spazio è dedicato alla tattica militare e alla descrizione minuziosa dei campi di battaglia, di cui Cesare resta signore indiscusso. Nel campo pompeiano c’è sempre una certa demotivazione e indecisione e quasi una soggezione nei confronti della superiorità carismatica di Cesare. L’autore nel rispetto delle fonti per gli eventi esterni legati alle dinamiche della guerra civile che si combatte nell’Africa settentrionale e in Spagna, ricostruisce il carattere di Labieno, la sua lealtà verso la repubblica romana e la sua considerazione per gli schiavi. La narrazione procede con andamento diaristico con l’indicazione della data e del luogo degli avvenimenti. L’espediente suggerisce l’impressione non solo di verità, ma anche di attualizzazione della storia narrata che, pur con una considerevole distanza temporale, ripropone il perenne groviglio dei sentimenti e delle ambizioni umane. Coerentemente con il messaggio dei classici, la storia è ancora magistra vitae nell’affascinante romanzo dell’esordiente Filippo Ferrandi.