MACCHERONI CICILIANI
(Irina Tuzzolino)
La ricetta dei maccheroni siciliani la dà Mastro Martino, importante cuoco del XV sec. nella sua opera “Libro de arte coquinaria”:
Piglia de la farina bellissima, et impastala con biancho d’ovo et con acqua rosa, overo con acqua comuna. Et volendone fare doi piattelli non gli porre più che uno o doi bianchi, et fa questa pasta ben dura; dapoi fanne pastoncelli longhi un palco et sottili quanto una pagliuca. Et togli un filo di ferro longo un palco, o più, et sottile quanto uno spagho , et ponilo sopra il ditto pastoncello et dagli una volta con tutte doi le mani sopra una tavola; dapoi caccia fore il ferro, et ristira il maccherone perusato in mezo.
Il libro del “principe dei cuochi”, come venne denominato Martino, ebbe un grande successo tanto che l’umanista Bartolomeo Sacchi, detto il Platina, lo inserì per intero nella sua opera “De honesta voluptate et valetudine”. Controversa ancora l’etimologia, le origini e la storia dei maccheroni. Tuttavia il termine è usato nel 1279 nell’inventario dei beni di un genovese tale Ponzio Bastone : “barixella una plena de macharonis”.
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