VISSI D’ARTE VISSI D’AMORE

(Daniela Crispo)

Maria Callas

Vissi d’arte, vissi d’amore sono le prime parole della famosa romanza cantata da Tosca nell’opera di G.Puccini, con le quali l’eroina riflette sulla sua vita nel momento tragico in cui Scarpia la ricatta facendole credere che libererà Cavaradossi se gli si concederà. Queste parole ben si adattano alla grande cantante lirica, Maria Callas,  a quaranta anni dalla morte in solitudine a Parigi. Nata Kalogeropoulos  a New York nel 1923 da genitori di origine greca, che presto  cambiano il cognome in Callas, si fa notare subito nell’ambiente del bel canto per l’estensione e l’agilità della voce morbida per  legato, colore e sfumature, iniziando una prestigiosa carriera operistica che culmina negli anni Cinquanta. Maria Callas ha unito la voce straordinaria ad una pari arte scenica improntata ad una gestualità incisiva di carattere vivace e nello stesso tempo  tragico.  Per la recitazione i suoi modelli sono stati  Audrey  Hepburn, Eleonora Duse e Greta Garbo. Lo straordinario successo accende in lei il desiderio di curare molto l’aspetto fisico  modellando il suo corpo sovrappeso sulle misure di una indossatrice.  Perde trentadue chili, veste Biki, frequenta i locali di moda. Il nuovo stile di vita incide sul matrimonio con Meneghini fino alla separazione. Nel 1957 comincia a frequentare Aristotele Onassis col quale intreccia una relazione che si concluderà dolorosamente  con le nozze dell’armatore con Jacqueline Kennedy. Anche la voce comincia ad incrinarsi e teatri prestigiosi come la Scala di Milano e il Metropolitan  di New York  non rinnovano il contratto. Dopo un periodo di depressione, interpreta Medea nel film di  Pasolini, che  valorizza  e celebra  la sua bellezza tanto che  nella cantante diventata attrice nasce una vera passione per il regista. L’amore  irrealizzabile la allontana dal cinema e la riporta sui palcoscenici della lirica con alterne vicende. Poi l’esilio a Parigi e la solitudine crescente fino alla morte. Allora qualcuno parlò anche di suicidio, ma lo stretto riserbo delle persone che le sono state vicine ha dissipato i sospetti. Oggi riascoltiamo la sua splendida voce nelle numerose celebrazioni per i quaranta anni dalla morte. Così Maria Callas, donna delusa dall’amore, rivive nella fantasia degli ammiratori nei ruoli delle eroine del melodramma che come lei non hanno risolto il conflitto tra realtà e passione d’amore.

 

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