UNA LINGUA FORMIDABILE
(Gabriella Maggio)
È da qualche giorno in edicola un volumetto dal titolo “L’Italiano – Conoscere e usare una lingua formidabile” a cura dell’Accademia della Crusca e del gruppo editoriale GEDI. Lo scopo della pubblicazione dei quattordici volumetti è quello di chiarire in modo approfondito e piacevole le questioni e dubbi che si pongono i non addetti ai lavori(spesso persone di cultura, studenti, docenti) come scrive l’editore. L’iniziativa appare particolarmente degna di attenzione per il coinvolgimento dell’Accademia della Crusca, l’istituzione linguistica più antica e prestigiosa che studia la lingua italiana, fondata a Firenze nel 1583 e nel 1612 editrice del primo dizionario della lingua italiana “Vocabolario degli Accademici della Crusca”. Dall’inizio degli anni ’90, quando la presiedeva Giovanni Nencioni, l’Accademia ha tenuto un dialogo con il pubblico dei non addetti ai lavori con la pubblicazione semestrale di La Crusca per voi per rispondere ai quesiti di docenti, studenti, cultori della lingua. Il sito internet dell’Accademia ha allargato il servizio. Oggi il fatto che i volumetti si trovano nelle edicole facilita ancora di più il contatto con un pubblico non specialistico. Da tempo si levano da diverse parti lagnanze e vere grida d’allarme per l’ignoranza linguistica di molti italiani studenti universitari o giovani professionisti. Secondo Francesco Sabatini, autore di un vocabolario della lingua italiana, il Sabatini-Coletti, e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, manca ampiamente nel nostro mondo scolastico una cognizione scientifica del ruolo che ha la lingua prima nello sviluppo cognitivo generale dell’individuo. Tutto il curricolo di questo insegnamento è inficiato da errori di impostazione che le scienze del linguaggio hanno messo da tempo in evidenza, ma che non vengono conosciuti e riconosciuti nelle sedi responsabili : la formazione universitaria dei futuri docenti. ( Corriere della sera -24-09-17). Lamenta poi quanto sia trascurata sin dalla scuola primaria la scrittura e l’uso tradizionale di carta e penna a vantaggio della videoscrittura che ostacola il complesso processo cerebrale che collega l’apprendimento linguistico con la vista, l’udito e il movimento della mano, che non è fine a se stesso, ma coinvolge tutto il corpo. A questo, continua Sabatini, si aggiunge il desiderio di molti docenti di elevare il proprio ruolo e compiacere i genitori. Sicuramente i quattordici volumetti non possono risolvere un problema così complesso, ma possono venire incontro alle esigenze e curiosità di chi vuole parlare e scrivere meglio scoprendo la lingua italiana formidabile, cioè straordinaria nella sua storia e nel lessico.