MARIA TERESA D’ASBURGO
(Irina Tuzzolino)
Maria Teresa d’Asburgo nasce a Vienna il 13 maggio 1717, secondogenita, ma prima delle figlie femmine, dell’ imperatore Carlo VI e di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel. Morto a pochi mesi il primogenito Leoplod Johann, Maria Teresa diventa l’erede al trono. Per quanto la successione femminile al regno fosse sancita dalla Prammatica Sanzione del 1713, alla morte di Carlo VI nel 1740 Federico II di Prussia invade la Slesia con l’intento di annetterla al suo regno. Maria Teresa appare sulle prime impreparata a regnare, ha ricevuto infatti un’educazione prevalentemente letteraria ed il padre non l’ha mai ammessa agli arcana regni. Oltre all’ostilità del sovrano di Prussia e di altri principi tedeschi la giovane regina deve fronteggiare le difficoltà di un regno non omogeneo e dai confini enormi. Gli sbocchi a mare di Fiume, Trieste e Anversa ormai orientano gli Asburgo verso una nuova politica economica e commerciale distogliendoli dal tradizionale asse danubiano. Per quanto riguarda il titolo imperiale la situazione è ancora più difficile. Non le manca però il sostegno dell’Ungheria e dell’Inghilterra. In breve il marito Francesco Stefano di Lorena ottiene il titolo imperiale, che lei come donna non può assumere. Soltanto nel 1748 con la pace di Aquisgrana il suo diritto a regnare sui territori tradizionalmente asburgici viene unanimemente riconosciuto. Superate le difficoltà esterne, Maria Teresa si dedica a una vasta riforma interna del regno, coadiuvata da intellettuali, burocrati, ecclesiastici che ne condividono le idee sia in Austria che nelle province. In Lombardia la sua politica trova ampio consenso in Pietro Verri e nel suo circolo intellettuale. Centralizza l’amministrazione interna, risana l’economia, costituisce l’esercito permanente, fonda scuole popolari, avvia gli studi per una nuova legislazione, il Codex Theresianus, coniugando il ruolo di sovrana con quello di donna e madre felice. Particolarmente riuscita la sua politica dinastica con matrimoni strategici dei numerosi figli e figlie.