L’AMBIGUITÀ DEL FANTASY
(Daniela Crispo)
Sebbene il mondo in cui viviamo sia frutto della scienza e della tecnologia vi è molto diffuso il senso del mistero e della magia, legati non soltanto alle tradizioni popolari, ma al successo del fantasy, genere letterario, ma anche cinematografico connesso con il mondo del soprannaturale, perché i personaggi si trovano sempre in balia di forze imponderabili, mosse da un destino, cui solo pochi, particolarmente dotati, riescono a sfuggire. L’ambientazione è nordica con elfi, streghe, orchi che agiscono in atmosfere cupe ed orride. Da Il signore degli anelli a Harry Potter tutto è magia, tutto è inverosimile. Il genere piace molto perché garantisce un’evasione completa dalla realtà, non impegna la riflessione e soprattutto non chiama in causa la nostra responsabilità. Non richiede nessuna conoscenza specifica, ma semplicemente un atto di fede in quello che stiamo leggendo o vedendo. Quindi va bene per tutti. Il successo del fantasy non è soltanto un fenomeno legato ad un genere, ma è un aspetto diffuso e complesso della nostra cultura, che trova riscontro anche in altri comportamenti che preferiscono le dicerie alle indicazioni della scienza.