Qui si recitano versi
(Carmelo Fucarino)
Per una pura coincidenza, il 21 marzo 1931 è nata a Milano, una poetessa cara a tutti, donne e uomini, Alda Merini, La pazza della porta accanto, come titolò un suo libro misto di prose e poesie, per alcune simbolo contemporaneo della poesia al femminile, per me immagine della poesia in generale come ebbrezza e straniamento, angoscia e speranza.Questo cappello ho voluto apporre alla ricorrenza celebrativa di questo 21 marzo 2017. Durante la 30a Sessione della Conferenza Generale, tenuta a Parigi nell’ottobre-novembre 1999, l’Unesco (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization) «ha deciso di proclamare il 21 marzo World Poetry Day». A memoria e guida per tutti coloro che vogliono celebrarla con pienezza e consapevolezza, da poeta impenitente, nonostante l’età – per taluni la poesia è uno sfogo di ragazzi romantici ed inesperti – trascrivo in traduzione parti della dichiarazione (Fonte, Portal.unesco.org, UNITED NATIONS EDUCATIONAL SCIENTIFIC AND CULTURAL ORGANIZATION PROCLAMATION OF 21MARCH AS WORLD POETRY DAY).
«Un’analisi della situazione della poesia in questa fine del secolo ha evidenziato le seguenti considerazioni:
(i) nel mondo di oggi ci sono insoddisfatte esigenze estetiche. La poesia è in grado di soddisfare questa esigenza se è riconosciuto il suo ruolo sociale della comunicazione interpersonale e continua ad essere il mezzo di suscitare ed esprimere consapevolezza;
(ii) negli ultimi venti anni c’è stata una forte ripresa di interesse per la poesia con una proliferazione di attività poetiche in vari Stati membri e un aumento del numero di poeti;
(iii) è un bisogno sociale, che incita i giovani in particolare a tornare alle loro radici e un mezzo per cui possono guardare in se stessi in un momento in cui il mondo esterno li sta irresistibilmente attirando lontano da se stessi;
(iv) inoltre, come un individuo, il poeta sta assumendo un nuovo ruolo come pure il pubblico diventa più pronto ad apprezzare le serate di poesia con letture da parte degli stessi poeti;
(v) questo cambiamento nella società verso il riconoscimento di ancestrali valori rappresenta anche un ritorno alla tradizione orale e un’accettazione del discorso come mezzo di socializzazione e strutturazione dell’individuo;
(vi) c’è ancora una tendenza nei media e nell’opinione pubblica di rifiutarsi di prendere seriamente il poeta. È necessario intervenire per liberare noi stessi al fine di rendere quest’immagine una cosa del passato e dare alla poesia il suo giusto posto nella società».
Pertanto era stabilito il suo «ruolo nel promuovere la poesia: l’iniziativa di un’azione globale a favore della poesia darebbe un riconoscimento e un fresco impulso ai movimenti poetici nazionali, regionali e internazionali. L’obiettivo principale di questa azione dovrebbe essere di sostenere la diversità linguistica attraverso l’espressione poetica e offrire alle lingue in via di estinzione l’opportunità di essere sentite all’interno delle loro comunità.
Il giorno sarebbe celebrato in tutto il mondo, a partire dal 2000. L’idea che potrebbe aprire le Olimpiadi culturali che si terranno a Delfi nel 2001 è presa anche in considerazione.
Come il 21 marzo sta per essere dedicato all’eliminazione della discriminazione razziale, sarebbe una buona idea che, durante la prima istanza, queste due cause siano associate nella loro celebrazione lo stesso giorno.
In un momento in cui la poesia è fiorente, questo giorno potrebbe fornire un’occasione per attività e sforzi effettuati a differenti livelli per sostenere la poesia e più in particolare a promuovere:
(i) gli sforzi dei piccoli editori che stanno lottando per entrare nel mercato del libro di pubblicare più e più collezioni di giovani poeti;
(ii) un ritorno alla tradizione orale, o piuttosto a performance dal vivo, dal momento che i recital di poesie attraggono oggi più e più persone;
(iii) la ripresa del dialogo tra la poesia e le altre arti come il teatro, la danza, la musica, la pittura e così via e con temi attuali come la cultura della pace, la nonviolenza, la tolleranza, ecc.;
(iv) l’associazione, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, di tutte le arti e della filosofia, che è anche simile alla poesia, in modo di dare respiro e nuovo significato al detto di
Delacroix che scrisse nel suo diario: “Non c’è arte senza poesia”;
(v) l’immagine della poesia nei media così che l’arte della poesia non sia più a lungo considerata una forma antiquata di arte, ma una che permette alla società nel suo complesso di ritrovare e affermare la sua identità».
Infine «l’invito alla partecipazione attiva delle Commissioni Nazionali, delle istituzioni pubbliche e private interessate (scuole, comuni, comunità poetiche, musei, associazioni, case editrici, locali autorità e così via).
Da parte sua, l’UNESCO farà il possibile per incoraggiare e sostenere iniziative nazionali progettate, tra l’altro, a:
(i) introdurre ulteriormente la poesia come una caratteristica importante di educazione artistica nei curricula scolastici;
(ii) a sensibilizzare le scuole affinché la giornata mondiale della poesia si celebrerà nel più interdisciplinare dei modi da e nelle scuole;
(iii) incoraggiare l’assegnazione di premi di poesia;
(iv) mobilitare le autorità comunali affinché contribuiranno attivamente alla preparazione e celebrazione del World Poetry Day;
(v) promuovere la creazione di una rete di premi in ogni Stato membro (e associato)
(vi) elaborare un repertorio elettronico di istituzioni poetiche».
In quanto siciliano e nella sua funzione di Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ci piace riferire le ragioni di questa celebrazione con le parole di Gianni Puglisi: essa indica «l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica».
(In lode e merito della poesia con la volontà di portarla anche al godimento di tutti e soprattutto dei non vedenti con Laura Ephrikian ho collezionato un CD, di prossima uscita, Fior da fiore. Narrando d’amore. Fiori raccolti da Carmelo Fucarino e donati da Laura Ephrikian, rapsodicamente allietati dal Maestro Gianni Ephrikian e dalla chitarra di Luciano Bottos).