MACBETH-UNA MAGARIA
(Gabriella Maggio)
Lo spettacolo di Vincenzo Pirrotta ha debuttato al Teatro Biondo di Palermo il 10 febbraio 2017. In coproduzione col Teatro Stabile di Catania Macbeth – Una magarìa, sulla traduzione di Carmelo Rapisarda, è un adattamento dell’opera di Shakespeare scritto, sceneggiato, diretto e interpretato da Vincenzo Pirrotta/ Macbeth. La messa in scena è preceduta, a quanto dice Pirrotta, non soltanto dallo studio dell’opera shakespeariana, ma anche da quello del folklore siciliano riguardante l’occulto. La scena si apre con una tregenda di uomini mascherati, in sostituzione delle streghe, che, tessendo incantesimi in dialetto siciliano, legano Macbeth e la moglie al punto da fare affiorare alla loro coscienza la smodata sete di potere che vi si annida e li perderà. Per quanto complessivamente curato e coerente, lo spettacolo non risulta convincente, sembra debitore in alcuni punti alla recente regia che Emma Dante ha presentato al Teatro Massimo: la moltiplicazione delle streghe, il velo rosso che fa da sfondo alla scena, l’allusione a Cristo nella morte di Duncan. La recitazione è risultata priva di smalto. Il contatto col soprannaturale perde la dirompente carica drammatica che dilania i personaggi shakespeariani con opposti sentimenti perché diventa magaria, forza esterna che trascina senza appello. La fusione dell’antropologia scozzese e siciliana sull’occulto può anche apparire suggestiva e accattivante, ma non si deve dimenticare che quella scozzese, non è raccolta sul campo da un antropologo, ma ci arriva filtrata dalla fantasia di Shakespeare che la plasma, piegandola ai suoi fini artistici. Lady Macbeth, interpretata da Cinzia Maccagnano, ancora il personaggio al corpo, sostituendo l’interiorità con l’esteriorità. Appena adeguata l’interpretazione degli altri attori, G. Calcagno, M. Montalto, A. Romano, G. Sangiorgi, D. Sulis e L. Tabita. Il pubblico ha comunque applaudito.