DUE NUOVE STELLE PER L’INAUGURAZIONE DELLA XXXII STAGIONE DELLA MAZZOLENI
(Gaetano Albergamo)
Da sinistra S. Aiello, la Sig.ra Baldanza, R. Servile, A. Maniaci, I. A. Rivas, G.Albergamo, G. Mij
Giovedì 12 gennaio i sontuosi saloni di Palazzo Mirto hanno ospitato, degnamente, l’inaugurazione della XXXII Stagione degli Amici dell’Opera Lirica Ester Mazzoleni impegnata, come sempre, a scoprire nuovi talenti, linfa vitale dei teatri di oggi e di domani a detta anche del Direttore Gaetano Pennino. Spesso si esprimono giudizi poco lusinghieri sui giovani odierni ma invece bisogna prendere atto, con soddisfazione, che c’è buona parte di essi che si dedica alla Musica di ogni genere, anche quella meno frequentata: la Lirica. Autentica passione, dedizione quasi totale e studi severi sono le carte vincenti dei due giovani artisti che si sono presentati ad un parterre numerosissimo di intenditori ed appassionati. Il soprano italiano Giulia Mij ed il tenore peruviano Ivan Ayon Rivas, della scuola del famoso baritono Roberto Servile, hanno dato prova che le belle voci ci sono, capaci di comunicare ed emozionare.
Si sono cimentati in un programma assai vasto che da Gluck, Rossini, Donizetti e Verdi giungeva ai compositori della Giovane Scuola: Puccini, Mascagni e Giordano coronati anche da un omaggio tostiano.
Giulia Mij sorprendeva per impasto vocale brunito con adeguato volume e carica espressiva; interessante, tra le altre “La mamma morta” dallo Chènier, saggio autentico di introspezione e tensione quasi febbrile. Che dire poi del giovanissimo Ivan Ayon Rivas dall’impasto caldo, prettamente tenorile, con facilità di acuto ed intensa partecipazione frutto di una dizione chiara e ben articolata in rilievo in Favorite, Rigoletto e La Bohème. Con loro il bravo e sempre presente pianista Alberto Maniaci che oltre a sostenere il canto ha dato un saggio ulteriore delle sue particolari doti di pianismo intenso e varietà di colori espressi nell’Intermezzo da Manon Lescaut. Una standing ovation suggellava, alla fine, il concerto e in bis: “I’ te vurria vasà” e ” Core ngrato”, omaggio sentito alla classica tradizione napoletana. Il concerto é stato sponsorizzato dalla famiglia Baldanza per ricordare il Dott. Giuseppe Baldanza nel decennale della morte. Meglio di così non si poteva avviare la Stagione.