UN BARITONO GRAND SEIGNEUR PER IL BELCANTO
(Salvatore Aiello)
Il pianista Alessandro Valenza e il baritono Cosimo Diano
Un appuntamento significativo ai Cantieri Culturali alla Zisa per la XXXI Stagione dell’Associazione Amici dell’Opera Lirica Ester Mazzoleni con l’attesa partecipazione del baritono reggino Cosimo Diano e del pianista Alessandro Valenza. Particolarmente nutrito il programma che nella prima parte spaziava dal Bellini dei Puritani allo Chénier di Giordano, un secolo di melodramma con punte notevoli in Wagner, Massenet e Puccini. Sin dall’incipit dell’aria di Sir Riccardo Forth, Cosimo Diano si presentava al folto pubblico con una vocalità di tutto rispetto per volume, singolarità di timbro ed espressività che toccava i vertici interpretativi in “O du mein holder Abendstern” del Tannhauser nella rara pagina dell’ Edgar “Questo amor vergogna mia” e in “Nemico della patria” cantato con bruciante passione e determinata fierezza.
Il pianista Alessandro Valenza, Salvatore Aiello, presidente della Mazzoleni, e il baritono Cosimo Diano
Una chicca poi il “Pourquoi me réveiller” dal Werther, pagina restituita alla storica vocalità baritonale. Nella seconda parte veniva fuori l’artista completo duttile, capace anche di affrontare arie da camera, zarzuelas e canzoni classiche napoletane frutto di una collaudata frequentazione. Un grande successo il suo condiviso pienamente col pianismo di Alessandro Valenza attento, presente al dialogo col canto e d’intensa emotività nell’esecuzione degli Intermezzi della Cavalleria Rusticana e della pucciniana Manon Lescaut apprezzati molto per la cura dello stile per i colori e nuances in aggetto. Il conclusivo canto del Toreador dalla Carmen in bis, sigillava una serata di grande gioia per gli appassionati cultori del belcanto.