ORATORIO DI S. GIOVANNI BATTISTA (S. GIOVANNUZZU) DEI CAVALIERI DI MALTA
(Giacomo Cangialosi)
Croce dipinta del XV sec.
L’oratorio, di cui si hanno scarne notizie, si trovava in via Maqueda di fronte la via Bari sotto il palazzetto dei Duchi di Castelluzzo e l’insegna della compagnia era la Croce dei Cavalieri di Gerusalemme con al centro la testa del Battista. L’oratorio, ancora esistente negli anni ’80 del XX secolo, venne abbattuto per realizzare il cosiddetto edificio del progetto Quaroni in cui è stato inserito solo il portaletto barocco. L’interno era adornato da una Croce dipinta del XV secolo, di tele barocche e di varie suppellettili della stessa epoca. Oggi si trovano tutte al Museo Diocesano.
Tavolo gestoriale
Notevole il tavolo gestoriale con lo stemma della Compagnia e una scrivania in ebano e avorio del 1790.
CHIESA DI S. TOMMASO DEI GRECI
Questa chiesa si trovava presso l’Infermeria dei Cappuccini, vicino palazzo Sclafani, e se ne sconosce l’anno di fondazione ma pare che abbia preso origine dai greci abitanti a Palermo. Già nel 1431 apparteneva ad una confraternita di dame e nel 1563 venne concessa alla Compagnia dello Spirito Santo perchè era venuto meno il fervore delle nobili signore. Queste si occupavano di servire ed accudire gli ammalati del vicino Ospedale Grande. Alla fine del XVI secolo venne edificato un oratorio sopra la chiesa per i privati esercizi spirituali e pare che questo fosse decorato con stucchi di Giacomo Serpotta e con tele del pittore Vincenzo Bongiovanni. La chiesa era ad aula unica e sull’altare vi era l’immagine di S. Tommaso apostolo. Purtroppo nulla più resta di questo edificio distrutto dai bombardamenti borbonici del 1860, nè si hanno notizie sul destino delle opere d’arte ivi contenute. Il ricordo della chiesa dei Greci residenti a Palermo persiste solo nella toponomastica: vicolo S. Tommaso dei Greci in via dei Biscottari.
