SI RIDUCE IL BUCO DELL’OZONO SULL’ANTARTIDE
(Denise Fanitti)
La rivista americana Science ha pubblicato la rassicurante notizia che nel cielo dell’Antartide si va riducendo l’assottigliamento dello strato d’ozono. Tra le cause l’applicazione del protocollo di Montreal del 1987, che bandisce l’uso di sostanze chimiche nocive all’ozono, denominate ODS ( Ozone Depleting Substances), effettuata da un numero crescente di stati. Eppure l’assottigliamento dello strato di ozono, meglio noto come “buco dell’ ozono”, scoperto nel 1985 dagli scienziati del British Antartic Survey, sembrava essere in crescita continua e suscitava ulteriore allarme la scoperta di un altro assottigliamento dello strato di ozono sul Polo Nord, sopra il Mare Artico. Gli ODS, ritenuti responsabili del fenomeno, sono generalmente molto stabili nella troposfera e si degradano solamente per l’intensa azione della luce ultravioletta nella stratosfera; quando si spezzano, rilasciano atomi di cloro e di bromo che danneggiano l’ozono, che svolge l’importante funzione di proteggere il pianeta dalle radiazioni ultraviolette UV. La rarefazione di questo gas instabile agisce negativamente sugli uomini che rischiano il cancro della pelle e sulle piante che subiscono una parziale inibizione della fotosintesi. Il fenomeno è influenzato anche dall’intensa attività vulcanica che provoca l’emissione di gas sulfurei. Alla luce dei report odierni il miglioramento della situazione appare evidente ed incoraggiante.